«Non fare le primarie a Genova, equivarrebbe a confessare che nulla è cambiato», a parlare è Andrea Cambiaso presidente di Liguria Moderata già pronto a correre nel caso in cui il centrodestra ufficializzasse il metodo delle primarie per la scelta del candidato sindaco a Genova.
Il movimento civico, nato qualche mese fa per opera di alcuni delusi dallorganizzazione verticistica dei partiti di centrodestra ma volenterosi di dare il proprio contributo alla città contro il sistema della sinistra, esce allo scoperto riprendendo la scelta sulla quale sta lavorando il segretario politico del Popolo della Libertà Angelino Alfano, come anticipato dal Giornale: «Genova potrebbe essere il laboratorio politico per riaggregare sul modello europeo tutti i moderati. Ma per fare ciò serve coraggio, umiltà, voglia di ascoltare e servono le primarie per poi decidere - spiega Andrea Cambiaso -. Da parte del Pdl è sempre mancato un confronto-ascolto e la voglia di mettersi in gioco. E appurato ciò è capibile che, fino ad ieri, non si poteva chiedere ai genovesi moderati di mendicare un qualcosa che invece avrebbe dovuto spettargli di diritto».
Adesso limpegno di Liguria Moderata sarà quello di mettersi a disposizione di Pdl, Lega e degli altri partiti della coalizione per organizzare le elezioni interne: «La nota dolente è che manca il tempo: ma se ci riescono a sinistra penso non sia impossibile riuscirci come centrodestra. Alfano è stato chiaro: partito degli onesti e consultazione dal basso. Costruire è più facile che distruggere e su questo, a Genova, il centrodestra sul centrosinistra almeno ha un vantaggio».
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