Si palesa allorizzonte lipotesi di incostituzionalità per la famigerata legge sullequo indennizzo che, il consiglio regionale su proposta della giunta Marrazzo, ha fatto passare a luglio scorso per risarcire gli ex manager delle Asl e delle aziende ospedaliere epurati illegittimamente con lo stratagemma dello spoil system ad agosto 2005. Per cui, così come la norma sullo spoil system contenuta nello statuto regionale è stata abrogata dalla Corte costituzionale, già il 23 marzo scorso, perché ritenuta illegittima, anche lequo indennizzo potrebbe subire la medesima sorte. Intanto è certo che sta subendo il medesimo iter giudiziale così come riferisce uno degli avvocati degli ex manager, Guido De Santis: «Chi, tra gli ex direttori generali non ha accettato la transazione proposta nella legge e non ha incassato i 200mila euro offerti, forte del pronunciamento della giustizia amministrativa che aveva stabilito la reintegra in servizio, adesso si è trovato a ricorrere di nuovo al Consiglio di Stato per vedersi riconosciuto proprio quello stesso diritto e ritornare al lavoro».
Tuttavia la faccenda non è così lineare. «Infatti - spiega il legale - lorgano amministrativo si è ritrovato a dover inviare gli atti alla Consulta per valutare uneventuale ipotesi di incostituzionalità del provvedimento in questione. Sotto accusa sarebbero i tempi successivi al primo pronunciamento della Consulta sullo spoil system nonché alla sentenza del Consiglio di Stato e i vincoli apposti alla reintegra in servizio».
Tempi per il pronunciamento della Consulta a parte, semmai la decisione vertesse proprio sulla anticostituzionalità della norma, allora sì che questa seconda decisione farebbe tremare i polsi a tutta la giunta Marrazzo. Senza fare gli uccelli del malaugurio tuttavia, comunque, la possibilità che sia questa la via duscita non è remota. Non si può dimenticare che lesecutivo ulivista sè dato un gran da fare a licenziare la legge sullequo indennizzo in quattro e quattrotto pur di non rimettere in servizio quei manager che, essendo stati nominati da una giunta regionale di colore opposto, non meritavano più la giusta e dovuta considerazione. Così è stato.
Adesso però, indennizzati gli ex direttori Domenico Alessio, Patrizio Valeri e Benito Battigaglia, sono ricorsi al Consiglio di Stato Franco Condò, ex manager dellAsl Roma E e Carlo Mirabella dellAsl di Frosinone. Costoro infatti rifiutando le 15 mensilità riconosciute ex lege, stanno puntando proprio a essere rimessi al loro posto. E se oggi lorgano supremo della giustizia amministrativa, per Condò, si è già pronunciato con il rinvio alla Consulta, per Mirabella bisognerà aspettare i primi di novembre anche se è scontato attendersi una medesima valutazione.
A cose fatte peraltro ci sarà da valutare come si dovrà comportare lesecutivo con quei tre direttori che hanno comunque percepito lindennizzo economico.
Asl, sui manager silurati decide la Consulta
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