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Asor Rosa spara ancora: "Berlusconi un golpista e Ferrara è un sicario"

Il delirio del professore atto secondo. Fa ironia sulla proposta di far fuori Berlusconi con i carabinieri: "Non escludo guardie forestali e polizia"

Asor Rosa spara ancora: 
"Berlusconi un golpista 
e Ferrara è un sicario"

Asor Rosa atto secondo. Il suo editoriale sul Manifesto ha dato fuoco alle micce di una polemica esplosiva: far fuori Berlusconi con l'intervento dell'Arma dei Carabinieri. Un colpo di Stato, in poche parole. Tanto che Vincino in una vignetta lo ha prontamente ribattezzato "Alberto Asor Rosa dei Venti" in omaggio al celebre tentativo di golpe. Ma per il professore l'unico golpista è il premier che "usa il verdetto delle urne per rovesciare le leggi della democrazia".

Dopo giorni di silenzio l'illustre palindromo rompe l'isolamento e risponde alle domande di Luca Telese per il Fatto quotidiano. Un mea culpa? Assolutamente no, Asor Rosa ribadisce i concetti espressi sul quotidiano comunista e poi cambia bersaglio, questa volta al centro delle sue invettive c'è Giuliano Ferrara. L'Elefantino agli occhi del professore ha un peccato originale e una colpa recente: essere stato comunista e non esserlo più ("In lui c'è un retaggio della componente comunistico staliniana", Asor Rosa era della sinistra comunista, ndr) e averlo esposto al pubblico ludibrio tirando fuori in televisione il suo editoriale. Quindi bisogna subito coniare un epiteto per censurarlo, insultarlo e squalificarlo. Magari anche togliergli la patente di circolazione intellettuale, quel documento di libertà di critica che dispensano le "motorizzazioni" del pensiero radical chic. Ciccione? No, quello è abusato dai vari editorialisti-vestali del politicamente corretto: "Non immaginavo che l'armata dei sicari del regime scendesse in campo in maniera così compatta e ossessiva". Per Asor Rosa Ferrara è solo un sicario, un giornalista prezzolato per prendersela con i nemici del Cavaliere.
E poi motiva: "E' ovvio c'è una necessità tecnica di far fuori chi resiste al berlusconismo".

Insomma la colpa di tutto il casino che è scoppiato non è di chi ha scritto l'articolo che inneggia al golpe, ma di chi ne ha parlato in tv, è questa la versione di Asor Rosa. Sarà una nuova declinazione della giustizia proletaria?

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