Sullesistenza, o meno, di una cordata di imprenditori italiani interessati a rilevare Alitalia ci si sta interrogando da 15 mesi, ovvero dalla pubblicazione del primo bando di gara. Tra i primi a manifestare interesse ci furono anche il gruppo De Benedetti (affiancato da un imprenditore competente nel settore come Alcide Leali), Unicredit, e Ap holding, la società di Carlo Toto che controlla Air One, seconda compagnia nazionale. M&C di De Benedetti di lì a poco si ritirò; Unicredit si alleò con Aeroflot, poi sfumò anche questa presenza. Restò Toto, con il sostegno finanziario di Intesa Sanpaolo, che in luglio fu a un passo dal concludere lacquisizione. Ma così non fu.
La seconda fase della gara, oltre allarrivo di Air France, registrò ancora linteresse di Air One, e quello di una cordata di imprenditori italiani guidati da Antonio Baldassarre, che si rivelò inconsistente. Secondo la procedura, la stessa Alitalia avrebbe deciso con chi trattare in esclusiva; e, sulla base dei piani inviati, scelse Air France. Toto, estromesso, ricorse prima al Tar e poi al Consiglio di Stato, venendo - è storia recente - respinto. Più volte Air One ha promesso lannuncio di compagni di cordata, ma tale annuncio non è mai venuto. Limprenditoria lombarda è stata ripetutamente sollecitata a impegnarsi non tanto nellacquisto di Alitalia, ma almeno in un disegno che difendesse Malpensa: questo disegno sembrava incarnato proprio da Toto. A parte un operatore di catering (My Chef) e la Camera di commercio di Milano, nessuna disponibilità è stata resa esplicita. Molti imprenditori di primo livello hanno proclamato o sollecitato un interesse, senza poi un seguito di fatti. Diana Bracco, presidente di Assolombarda, più volte ha detto: «Di fronte a piani industriali credibili gli imprenditori sanno fare la loro parte». Concetto ripetuto da Marco Tronchetti Provera.
Intanto, la salute di Alitalia si è ulteriormente deteriorata. Oggi, con unAir France ormai avviata su unimpervia dirittura darrivo, un intervento diverso sarebbe legato soprattutto a una contro Opa. Anche in questo caso, il più additato è Carlo Toto: ma il suo alleato, Intesa Sanpaolo, esclude tale possibilità, sostenendo che unofferta alla cieca, senza aver visto i numeri, non è pensabile. Nessunaltra compagnia aerea nazionale ha la forza per unazione così impegnativa.
Alcuni casi di grandi crisi aziendali sono stati risolti con lintervento delle banche.
Paolo Stefanato
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