da Milano
Questa volta la «banda delle villette», responsabile forse di 150 assalti, ha finito di terrorizzare tutto il nord Italia. Con i 17 arresti eseguiti laltra notte dalle squadre mobili di Milano e Trento si è conclusa la seconda tranche dellindagine iniziata dopo laggressione subita a Rovereto dallindustriale Gianni Marangoni, 65 anni.
Il 20 novembre 2004 cinque malviventi armati entrarono nella villa dellimprenditore, immobilizzato insieme alla moglie e uno dei tre figli, percosso e costretto a consegnare mezzo milione di euro in gioielli. Qualche giorno dopo la polizia trovò la vettura usata per il colpo, una Audi A4 rubata, bruciata a Locate Triulzi, nel Milanese. Gli investigatori scoprirono che lauto era stata multata per divieto di sosta a San Donato, alle porte di Milano. E da lì riuscirono a risalire a una piccola colonia di albanesi tra i quali identificarono i banditi. Il 14 febbraio scattò loperazione che portò in carcere 16 persone, tra loro anche un italiano.
In manette finirono i fratelli Ndoj: Illy, 29 anni, e Klodian, 26, che due mesi dopo evaderà da San Vittore calandosi con lenzuola annodate dal muro di cinta. Luomo scapperà in Francia, Lussemburgo e Belgio, sempre braccato dalla polizia fino a far perdere le proprie tracce in Spagna. Ma per un semplice motivo: in luglio mette a segno una rapina e un furto e finisce in carcere, ma con una falsa identità kosovara. Verrà scoperto in questi giorni grazie al confronto delle impronte digitali.
Nel frattempo le indagini sono proseguite fino allindividuazione del resto dalla banda: 23 persone, 15 albanesi e 8 ricettatori italiani, di cui 17 arrestati. Le perquisizioni hanno ora consentito di scoprire refurtiva proveniente da Francia e Spagna, lasciando intuire come quella degli albanesi fosse una vera e propria «rete» con appoggi in tutta Europa. Tra i nuovi fermi anche Matilda Ndoj, 19 anni, sorella di Klodian, e Illy, fatta venire in Italia per studiare legge e difenderli in tribunale.
Attualmente ai banditi vengono contestate 50 rapine, che avrebbero fruttato un milione di euro. Come quella di Pian Camuno in provincia di Brescia il 27 gennaio ai danni di Fausto Bonetti, 46 anni, ferito a pistolettate insieme al figlio Enrico di 23.
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