Assalto all’ufficio passaporti: «Colpa dei viaggi last-minute»

Barbato, dirigente della polizia amministrativa: «La gente prima prenota i voli, e solo dopo si accorge di aver bisogno dei documenti»

Milanesi popolo di giramondo, sempre più pronti a salire su un aereo ed espatriare verso lidi lontani, per vacanze all’insegna del relax, della cultura o dell’avventura vera e propria. Se aumenta costantemente il numero dei meneghini animati dalla voglia di viaggiare - nel primo trimestre del 2007 è stato rilasciato lo stesso numero di passaporti consegnati in tutto il 2006 -, spesso però difettano di capacità organizzativa all’altezza dei loro desideri di evasione.
Bastava passare ieri per via Cordusio, davanti alla sede della Divisione di polizia amministrativa e sociale della Questura di Milano, per toccare con mano l’impreparazione degli aspiranti globe-trotter cittadini: fin dalle otto del mattino oltre duecento persone attendevano in fila sotto il sole di entrare negli uffici di polizia per ottenere il passaporto.
«Sono arrivata qui da quasi un’ora - ha detto Marisa, ragazza milanese prossima a imbarcarsi per il Madagascar - e adesso sta per arrivare il mio turno. È stata una faticaccia, ma per fortuna adesso sono sicura di poter partire; io il passaporto devo solo ritirarlo». Peggiore la situazione di molti altri. «Io devo solo fare il rinnovo - ha confessato Valentina, ventunenne già in possesso del biglietto aereo per la Tunisia - e parto domani. Non ci saranno mica problemi ad avere il passaporto già oggi? In fondo, non bastano un paio di timbri?».
«No, la procedura è molto più complessa - ha commentato Michelangelo Barbato, dirigente della polizia amministrativa di Milano - e richiede il tempo necessario per espletare tutte le operazioni di controllo. Senza considerare - ha sottolineato - che la crescente diffusione del passaporto elettronico, che contiene al suo interno un chip contenente i dati del titolare, ha allungato notevolmente i tempi. Comunque cercheremo di risolvere il problema anche di questo viaggiatore, come facciamo senza sosta da almeno quindici giorni. Quest’anno l’impegno dell’ufficio è comunque notevolmente sopra la media -ha sottolineato -. Ci troviamo di fronte a una richiesta massiccia, che ci obbliga a fare straordinari ogni sabato e domenica e a prolungare l’orario di apertura al pubblico degli uffici. Ogni giorno espletiamo fra le 400 e le 450 pratiche».
Le ragioni alla base di questa corsa dell’ultimo minuto al passaporto, oltre che nella mancata organizzazione imputabile ai singoli passeggeri, vanno ricercate nell’esplosione che hanno avuto negli ultimi anni i voli low-cost e il fenomeno dei viaggi «last-minute».
«Di fronte a un’offerta vantaggiosa - ha spiegato Barbato - molte persone comprano il pacchetto per accorgersi dopo che per la destinazione scelta occorre il passaporto; e allora vengono da noi». La sede di via Cordusio è oltretutto l’unico ufficio abilitato alla «procedura d’urgenza».

«È un tipo di procedura - ha spiegato il dirigente - che solitamente viene effettuata per motivi di gravi; ma da quando i milanesi viaggiano con tale frequenza - ha concluso - siamo stati costretti a estenderla a molti altri casi».

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