Assalto a taxi e autonoleggi E partono le speculazioni

Autonoleggi a secco. Ieri a Fiumicino era impossibile trovare una vettura. E così un gruppo di bresciani di ritorno dal Portogallo con uno dei pochi voli che è riuscito a partire e atterrare, ha tentato di trovare un tassista disposto a portarli verso Nord. «Qualcuno ci ha chiesto 600 euro per portarci a Bologna, ma altri ci hanno chiesto anche 1.200 euro! Mi sembra un’enormità», ha raccontato scandalizzato uno dei turisti.
La grande nuvola scura islandese sta paralizzando i trasporti in mezzo mondo, ma non per tutti è una iattura. Con migliaia di viaggiatori impegnati a cercare di raggiungere le proprie destinazioni facendo a meno dell’aereo, chi gestisce forme di trasporto alternative in questi giorni sta azionando i registratori di cassa a pieno regime. I noleggiatori di auto, le compagnie ferroviarie e di traghetti, i tassisti, anche se non tutti sono fortunati come l’autista che ha preso a bordo l’attore John Cleese a Oslo e si è sentito chiedere una corsa fino a Bruxelles (conto totale, 3.800 euro).
C’è chi si dispera e chi si prepara a rimettere in sesto il bilancio cogliendo questa inattesa occasione. Tanto che le ferrovie tedesche e austriache, la Db-Odb, ieri si sono spazientite per l’invito di Trenitalia, che è al tutto esaurito, a non recarsi in stazione: «Loro dicono così - è sbottata la portavoce - ma noi ci teniamo a rendere noto che sui nostri treni c’è ancora posto». Le legittime ambizioni a fare cassa si affiancano alle segnalazioni di speculazioni. E non ci sono solo i tassisti abusivi scatenati.


«Sono stati segnalati episodi di aumento ingiustificato del prezzo dei biglietti ferroviari per destinazioni estere - recita in una nota diffusa dalle Ferrovie dello Stato -. Trenitalia diffida chiunque dal vendere biglietti a prezzi maggiorati».

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