Seattle - Le due sonde Viking della Nasa, che 30 anni fa hanno visitato Marte, avrebbero trovato dei microrganismi alieni, ma inavvertitamente li avrebbero uccisi. La suggestiva teoria dell’assassinio sul “pianeta rosso”, formulata da un geologo americano, è stata presentata al congresso della Società Astronomica Americana in corso a Seattle. Il ricercatore, Dirk Schulze-Makuch, della Washington State University, ha sostenuto che le sonde Viking del 1976 e 1977 cercavano altre forme di vita, più simili a quelle presenti sulla terra, e per questo motivo avrebbero sottovalutato l’esistenza dei microrganismi presenti sul pianeta. “Il problema - rivela lo studioso - è che non avevano alcuna idea dell'ambiente di Marte”.
La teoria viene presentata nel preciso momento in cui una commissione del National Research Council sta concludendo i suoi lavori relativi alla ricerca di eventuali forme di vita aliene. Questa commissione è composta da scienziati convinti che l'attuale percezione di possibili forme di vita extraterresti sia troppo “Terra-centrica” per consentire di affrontare l'esplorazione senza pregiudizi. In altre parole sarebbe errato andare a cercare, nello spazio, forme di vita simili alla nostra.
Intanto l'astrofisico Stephen Hawking, da anni su una sedia a rotelle, si sta preparando a un viaggio nello spazio nel 2009, mentre per quest'anno sta progettando un volo in assenza di gravità.
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