da Milano
È in arrivo la precisazione della società Impregilo sul polo con Astaldi e Condotte. Proprio nei giorni scorsi la Consob ha chiesto al vertice di Impregilo, quotata in Borsa, di comunicare al mercato la posizione della società. Ora il chiarimento è in preparazione e parte da una premessa: nessun organo sociale di Impregilo è stato messo al corrente del progetto. Fin qui la posizione aziendale. Resta il fatto che, secondo quanto risulta a Radiocor, il dossier è allattenzione di almeno alcuni degli azionisti. La volontà è di ricercare un antidoto valido a quello che viene considerato un nanismo diffuso nel campo delle grandi opere edili, mentre il Paese ha necessità di contare su due, tre grandi gruppi e non su 10-15 operatori di ridotte dimensioni, almeno a livello europeo, come accade attualmente. Tra le ipotesi formulate la più accreditata è quella che Astaldi e Impregilo potrebbero fondere le attività nelle grandi opere innescando un processo capace di attrarre Condotte e Grassetto. Nascerebbe così un gruppo che sfiorerebbe i 7 miliardi di euro di fatturato, collocandosi al secondo o terzo posto in Europa. Secondo il settimanale Economy la famiglia Astaldi sta studiando lo scorporo dal gruppo del ramo dimpresa edile per cederlo a Impregilo. Ma su questo punto Astaldi ha ribadito che «attualmente non è allo studio alcun progetto di scorporo di ramo dazienda», mentre Impregilo non ha commentato.
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