Cronache

Assessore al commercio smerciava griffe

Assessore al commercio smerciava griffe

Fabrizio Tenerelli

da Ospedaletti

Parte lesa è la Walt Disney. Imputato, invece, con le accuse di ricettazione e detenzione di marchi falsi, è l’assessore al Commercio del Comune di Ospedaletti, Rudy Balbo, che a fine maggio dell’anno scorso è stato «pizzicato» dalla Guardia di Finanza con ottantadue magliette contraffatte che riproducevano i volti dei Simpson e di Titty, i noti personaggi televisivi e dei fumetti che hanno fatto la storia almeno degli ultimi vent’anni. Ieri, in tribunale a Sanremo, si è aperto il processo a carico di Balbo che, va precisato, non è comparso nelle vesti di amministratore pubblico, ma di commerciante ambulante.
I fatti si riferiscono a un blitz effettuato al mercatino rionale di Taggia, in provincia di Imperia, dove Balbo aveva sistemato, come tutte le settimane, la bancarella con i vestiti. Su una montagna di più o meno duemila magliette, i finanzieri non si sono fatti scappare anche 42 t-shirt dei Simpson e 40 di Titty che non corrispondevano al prodotto originale. In pratica non presentavano il marchio della casa produttrice. Ma torniamo alla vicenda giudiziaria. Il processo che si è aperto davanti al giudice monocratico Paolo Luppi, è stato subito rinviato al 14 novembre prossimo per alcuni problemi di notifica che avrebbero impedito alla parte lesa di partecipare. Insomma, parlare di marchi contraffatti in provincia di Imperia, non fa certo più notizia, visti lo smercio e i continui sequestri, nella zona tra Ventimiglia e Sanremo.
Vero è che se con le mani sporche di marmellata viene sorpreso un assessore al Commercio che dovrebbe difendere a spada tratta la categoria contro i «tarocchi», beh allora le cose cambiano. «Da parte mia, posso soltanto dire che sono tranquillissimo ­ commenta Rudy Balbo - perché si risolverà tutto al più presto». Della sua stessa opinione è anche l’avvocato Marco Bosio di Ventimiglia. «Cose di poco conto ­ afferma il legale -. Nient’altro che un’incomprensione». A detta di Balbo, inoltre, le ottanta magliette sequestrate non rappresenterebbero un falso, perché i volti ritratti non sarebbero la loro fedele riproduzione: «E, comunque ­ prosegue Balbo ­ magliette del genere se ne trovano a decine pure nella gettonata via Matteotti, a Sanremo, dove la gente, però, le paga sicuramente più care». A far quadrato attorno all’assessore è l’amico Eraldo Crespi, sindaco di Ospedaletti, che ironico commenta: «L’assessore ha tutta la mia solidarietà e quella della maggioranza, in quanto riteniamo che si tratti di un fatto irrilevante.

Siamo quasi sicuri che per una questione del genere la controparte non si muoverà neanche».

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