Gli assessori sognano l’auto blu ma lo sponsor resta nel cassetto

Almeno fino a dopo le elezioni, l’argomento è tabù. Ma dopo che era caduta l’ipotesi di belle auto in comodato d’uso gratuito, dal mese scorso a Palazzo Marino si è tornati a parlare di macchine sponsorizzate per gli assessori. Un grande marchio è pronto a offrirle alla giunta al completo, collegato a un progetto di mobilità eco-sostenibile. In pratica, invece che accettare dal brand una partecipazione economica all’iniziativa, il Comune metterebbe «in garage» le macchine di servizio. Ma visto che sull’argomento l’odor di polemica è nell’aria, ogni discussione è rimandata ad aprile. Anche se qualche autista si lascia scappare: «A breve torniamo al volante di modelli buoni». Niente a che vedere insomma con le Punto bianche che erano già in dotazione e hanno rimpiazzato fino ad oggi le auto blu, abolite dal consiglio comunale con un emendamento al Bilancio 2008 proposto dalla Lega. E dato che ogni assessore di fatto ha continuato ad avere a disposizione un mezzo e l’autista personale, se la macchina è gratis - ammette mezza giunta - perché rifiutarla. «Volesse il cielo - afferma l’assessore ai Servizi civici Stefano Pillitteri -. La scorsa settimana ero in giro con la “carretta” e si è scassato il cambio. Non la usiamo per i fatti nostri, almeno non io, è uno strumento di lavoro e di rappresentanza. Se devo dare un passaggio che so, al prefetto, vorrei avere un mezzo più decoroso». Anche a rischio di incassare critiche? «È impopolare se si cede a una visione demagogica della politica, chi critica ha perso il senso della realtà». Non si schiera Mariolina Moioli, assessore ai Servizi sociali, «io obbedisco, ma certo la macchina è uno strumento di lavoro importante». E ammette sorridendo: «Quando arrivo nei palazzi istituzionali o in prefettura a differenza dei colleghi di altri enti devo sempre dire chi sono per entrare». Paolo Massari, assessore all’Ambiente, si sbilancia: «Dovrebbero arrivarci le macchine nuove, finalmente ci liberiamo delle “carrette”». E «fosse la volta buona - concorda il collega alla Salute, Giampaolo Landi di Chiavenna - se c’è uno sponsor che ce le dà gratis non vedo perché insistere con le “topoline” bianche». Forse perché, anche a costo zero, rischia di alzarsi di nuovo un polverone. Come un anno fa, quando venne lanciata la gara per trovare lo sponsor. Nei corridoi da qualche settimana si sono tornati a valutare i pro e i contro, «io non ho niente in contrario» ammette anche l’assessore alle Attività produttive, Giovanni Terzi.

Per il vicesindaco Riccardo De Corato (super partes visto che ha la macchina della scorta), l’ipotesi è al vaglio ma «penso che i colleghi rinunceranno. Non le hanno avute per due anni, perché farsi attaccare inutilmente nell’ultima fase del mandato?».

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