Athina ha 21 anni, suo il tesoro Onassis

Possedeva la metà del patrimonio e una clausola del testamento del nonno prevedeva la consegna del resto al compimento del ventunesimo anno. Ora potrà essere presidente della fondazione della sua famiglia

Manila Alfano

Il giorno fortunato di Athina è arrivato. Lei è in Belgio con Alvaro, il marito fantino che si sta allenando per la prossima gara. Gli amici li hanno già raggiunti per festeggiare. Oggi compie 21 anni e tutti sanno che riceverà il regalo più grande della sua vita. Non è una sorpresa, era tutto già stabilito nelle carte del suo destino. Lei, la più giovane e ricca ereditiera oggi entra in possesso dell’altra metà della sua fortuna, finora gestita dalla Fondazione Alexander Onassis, creata dal nonno Aristotele in memoria del suo unico figlio maschio Alexander morto prematuramente in un incidente. La reazione della portavoce della fondazione, Barbara Charamis, di fronte alle domande dei giornalisti è quanto mai fredda: «Oh, davvero? Non faremo commenti, né risponderemo ad alcuna domanda, o rilasceremo interviste». Athina non assomiglia a quei ricchi miliardari esuberanti e solo raramente si è sentito parlare di lei. L’ultima volta è successo sei mesi fa, in occasione del suo matrimonio con con Alvaro «Doda» Alfonso de Miranda Neto, un campione di equitazione con cui la nipotina di Aristotele Onassis condivide la passione per i cavalli.
Ma da oggi la situazione di Athina cambia completamente e si carica di responsabilità e i rapporti con la fondazione rischiano di incrinarsi del tutto.
Già in passato Thierry Roussel, il padre, ha condotto una guerra senza esclusione di colpi, contro gli amministratori della Alexander Onassis, accusandoli in tribunale di malversazione, furto e persino di complottare per rapire Athina. Il tribunale gli ha dato torto condannandolo anche per diffamazione e, comunque, nel corso dell’intera vicenda giudiziaria la voce di Athina non si è mai sentita. La giovane miliardaria, che naturalmente gira a bordo di auto blindate e scortata da guardie del corpo, sembra comunque non amare molto la vita di sfarzo e lacrime che ha segnato il destino del suo «clan». Dall’età di 3 anni, quando morì sua madre, è cresciuta con il padre in Svizzera, lontano dai riflettori e dalle cronache di qualsiasi colore.
Compiendo 21 anni Athina acquisisce anche il diritto di presentarsi ad Atene, dove non mette piede ormai da più di due anni, per rivendicare per sé la presidenza della fondazione che gestisce l’impero armatoriale e le attività filantropiche.
La richiesta della giovane ereditiera, che nel gennaio del 2003 - a 18 anni - entrò in possesso di metà del patrimonio del nonno, un miliardo di dollari, potrebbe innescare una controversia tale da finire quasi inevitabilmente in tribunale. Anche perché, all’interno della Fondazione, c’è chi ricorda che fu lo stesso Aristotele a precisare nel proprio testamento che il presidente dell’istituzione dovesse assolutamente «essere greco e di cultura greca». Athina ha un passaporto greco, ma sono in molti a mettere in dubbio la sua grecità e, addirittura, la padronanza della lingua greca. Ma lei questo lo sa e non intende arrendersi di fronte alle difficoltà burocratiche.

Sembra che abbia iniziato da poco a prendere lezioni di lingua greca con un insegnante e che vorrebbe entrare a far parte della squadra di equitazione olimpica di Atene. La saga degli Onassis sembra destinata a continuare.

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