«Un attaccante in più ed era Europa»

Federico Casabella

Faccia distesa, sguardo rilassato. Walter Novellino comincia la preparazione della prossima sfida contro l'Empoli in maniera tutta diversa. Sia chiaro, nessun entusiasmo dopo il pareggio interno di domenica scorsa con il Cagliari, ma la convinzione è che aver lasciato quota 37 punti, muovendo la classifica dopo un mese e mezzo di immobilità, sia servito alla squadra per ritrovare una fiducia che stava venendo a mancare e rischiava di mettere in crisi lo spogliatoio: «Abbiamo attraversato un momento di panico, ora siamo pronti a scrivere una nuova pagina di questo campionato - dice il tecnico -. Questo pareggio ci serve per ritrovare la mentalità giusta. Ci sono ancora 6 gare, e c'è la volontà di toglierci ancora qualche soddisfazione».
Novellino torna a domenica, analizza a mente fredda i passaggi della gara contro i rossoblù, evidenziando meriti e limiti della sua squadra: «Sono soddisfatto di come ha giocato la Sampdoria - spiega l'allenatore blucerchiato -. Siamo scesi in campo determinati e senza paura, cercando di impostare la manovra. Nel primo tempo, oltre al vantaggio, abbiamo creato diverse occasioni con le quali potevamo anche raddoppiare. Il loro gol è stata un'occasione fortuita, non abbiamo lasciato altri spazi perché il Cagliari potesse rendersi pericoloso». Certo è che, dopo il gol subito, in molti hanno cominciato a tremare pensando ad un nuovo passo falso. Si temeva un crollo psicologico ma la squadra, pur non creando più pericoli alla difesa avversaria, ha saputo reggere: «Dopo l'1-1 potevamo prenderle come darle. Io rimango contento di un risultato che ci permette di guardare con più serenità alle prossime partite. Questa settimana potremo lavorare con la mente più distesa, come non succedeva da qualche tempo».
Per la partita con l'Empoli si attende il ritorno di due uomini chiave per la formazione blucerchiata, due giocatori che per carisma e autorevolezza nel gioco sono un po' le bandiere di questa Samp e che domenica erano fermi per squalifica: «Flachi e Volpi (i cui contratti in scadenza potrebbero essere rinnovati proprio durante la settimana ndr) sono due giocatori importantissimi per questa squadra- continua -. Sono convinto dell'importanza di avere Volpi in mezzo al campo, quanto credo nel fatto che Francesco possa dire la sua da qui alla fine del campionato». Ma in attacco il problema non è solo Flachi: le assenze si fanno sentire e i gol scarseggiano: «Purtroppo sappiamo da cosa sono dipendono queste assenza. In più l'infortunio che sta patendo Colombo ci penalizza oltre modo - spiega -. Corrado è un punto di riferimento importante per il mio gioco: una torre che sa giocare avanzata mi può aiutare a tenere alta la squadra», mentre sul fatto di affidare le responsabilità in attacco a Foti, Novellino preferisce andare cauto: «È un giovane di grande talento, però le troppe responsabilità che gli sono state date nelle ultime partite non lo hanno aiutato. - racconta- In settimana gli parlerò perché ha bisogno di riposare mentalmente. Dopo l'exploit dell'esordio è normale che sia calato».
L'attenzione di Novellino si sposta poi su un altro uomo che contro il Cagliari si è dimostrato all'altezza: «Si è visto il vero Dalla Bona. Se soffre la personalità di Volpi quando giocano vicini? Credo che il suo fosse più un problema di testa e da qui alla fine lo vedremo spesso: sarà l'uomo in più del nostro finale di campionato».

Poi, guardando la classifica sospira: «C'è da mordersi le mani, sono convinto che ci sarebbe bastato un attaccante per arrivare in Europa. È un enorme rimpianto».
La tifoseria si mobilita per seguire la squadra in Toscana, pullman sono stati organizzati da club Certosa, Fedelissimi, Francesco Flachi, Prà- Palmaro, Val Secca Group e Val Varenna.

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