Attacchi talebani: 40 morti Ucciso un terzo francese

Il ministro degli Esteri di Kabul: i capi della guerriglia sono in Pakistan

da Kabul

Nuovo bagno di sangue in Afghanistan dopo i cento morti di qualche giorno fa nel sud del Paese, dove si erano combattuti truppe regolari e guerriglieri talebani: ieri i morti sono stati una quarantina tra ribelli e militari; ha perso la vita anche un soldato francese. Nella provincia meridionale di Helmand, in uno scontro a fuoco tra guerriglieri e reparti governativi appoggiati da forze della coalizione, sono caduti almeno sedici soldati afghani e il francese. Ventisei i feriti, fra questi un altro francese e un americano. In un secondo combattimento sono stati uccisi tredici militari e una decina di talebani. Infine, un’autobomba esplosa a Kabul ha causato tre morti.
Il bilancio complessivo delle vittime francesi in 24 ore è salito a tre. Già nel primo pomeriggio di sabato era stata comunicata la morte di altri due soldati transalpini. Le forze speciali francesi sono di stanza a Boldak, nel sud del Paese, vicino alla frontiera pachistana. Con la vittima di ieri sale a otto il numero complessivo dei francesi uccisi in azione in Afghanistan dal dicembre del 2001.


Il ministro degli Esteri afghano, Rangeen Dadfar Spanta, ha puntato il dito contro i leader talebani nascosti in Pakistan. «I capi dei talebani e di altri gruppi terroristici vivono in Pakistan. Le offensive vengono organizzate là. Denunciamo questi legami che non aiutano le relazioni tra i nostri due Paesi».

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