Attacco Usa contro Al Qaida in Somalia

da Mogadiscio

Una nave da guerra statunitense ha bombardato ieri notte con i missili l’area di Bergal, nella regione somala semiautonoma del Puntland, nel nord del Paese. L’attacco aveva come obiettivo le ultime cellule terroristiche di Al Qaida, che si stavano scontrando con le forze locali. Secondo fonti citate dalla Cnn, l’attacco puntava a colpire un soggetto sospettato di aver partecipato agli attentati del 1998 contro le ambasciate Usa in Tanzania e Kenya, in cui morirono 240 persone. Secondo il governatore della regione, le truppe somale hanno circondato la zona e la stanno perlustrando. «Li prenderemo e li ammazzeremo tutti», ha detto.
I residenti di Barga, un porto che si trova nella regione del Puntland, dicono che i missili sparati contro la loro zona sembravano essere diretti contro un gruppo di islamisti arrivati lo scorso giovedì via mare su battelli veloci provenienti dalla Somalia, e che si erano già scontrati con la polizia locale. Si ritiene che i sospetti terroristi volessero lasciare il Paese dal nordest, per riparare magari verso lo Yemen.


È il terzo raid americano nella zona dall’inizio dell’anno, da quando centinaia di combattenti islamici si erano rifugiati nella zona dopo la disfatta delle Corti islamiche a Mogadiscio ad opera delle forze governative somale sostenute da quelle etiopiche. Lo scorso gennaio gli americani avevano cercato di colpire tre sospetti membri di Al Qaida nel Corno d’Africa, ma si ritiene che avessero mancato l’obiettivo.

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