Attenzione alle insidie di un Pdl sordo e silente

Attenzione alle insidie di un Pdl sordo e silente

Caro Massimiliano, caso Fini, Bocchino, Pdl, Berlusconi, incomprensioni. E poi, a Genova, caso Musso, possibile candidato a Sindaco, dubbi, diatribe, incomprensioni.
In verità, ho un po' paura di ciò che sta accadendo e di ciò che potrà accadere sia a livello nazionale con la sinistra silente che sta a guardare, sia a livello locale con il nostro Pdl anch'esso silente come se stesse a guardare o tramando qualche strategia.
Non vorrei che il clima di odio che sta scuotendo il Pdl possa portare soltanto negatività e reazioni controproducenti da parte di Fini, che dopo tutto chiede un dialogo e un venire incontro alle sue richieste che non parrebbero altro che quelle di più rigore, certezze e soprattutto di ascolto ad un Fini, che oltre ad essere il Presidente della Camera è pur sempre il leader di ex An con caratteristiche ben precise evidentemente molto differenti, forse troppo differenti da quelle di Forza Italia. Forse ciò che fa ora Fini è una sorta di monologo con il suo alter ego, probabilmente capisce di aver commesso l'errore di aver deciso di entrare nel Pdl, perdendo quindi quella carica importante che prima ricopriva e si appella a se stesso ed a chi lo ascolta. Siamo in una impasse particolare, pericolosa.


Mi auguro che da parte del Pdl vi sia l'accortezza di stare a sentire tutte le campane e di non trincerarsi dietro la sicurezza di vivere un momento di odio fomentato solo da una parte, e che la ragione sia solo dalla nostra parte. Da fortissima berlusconiana, proprio per il suo (di Berlusconi ovviamente) e nostro bene, mi sento di dire: attenzione.

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