Cè qualcosa, magari dentro le parole, nei loro accostamenti, nelle rime acerbe e impudiche. Cè qualcosa in Mondo Marcio, tra le righe dei testi e nella melodia dilaniata, che lascia a bocca aperta molto più di questo video anonimo nei colori e nella trama. Mondo Marcio, che ha neppure ventanni ed è di quella Milano di periferia che vale il Bronx, è un passo avanti. È lunico rapper italiano che parla come il suo pubblico ma non delle cose di cui parla il suo pubblico. E il suo non è rap da telepromozione. «Uomo/ho fatto terapia/Non è finito niente anzi». I suoi genitori si sono separati, sua madre è alcolizzata, è stato in galera, ha viaggiato «con lomicidio in mente», e «volete sapere di come hanno ucciso mio zio». Nessun ammiccamento, niente parolacce gratis o sterile slang da sms: la tragedia viene dai fatti raccontati, non dalle parole. Mondo Marcio è Gianmarco Marcello, ha la terza media e a tredici anni è stato affidato agli assistenti sociali.
E della vita ha la percezione primordiale ma della realtà conosce tutto, è la Treccani dellemarginazione. Mostra istinto puro e purezza di speranze e nel futuro merita le porte aperte che attendono chi le sa attraversare solo con il suo talento.MONDO MARCIO - Dentro alla scatola (Virgin)
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