Le signore della «Milano bene», dagli anni Cinquanta in poi, hanno avuto in Attilio Melo il pittore che le ha messe in cornice, immortalate nella loro specifica milanesità, qualità che rende inconfondibili le donne nate allombra della Madonnina. Padovano, nato in una famiglia di artisti e trasferitosi presto nel capoluogo lombardo, Melo ha saputo cogliere le qualità tutte particolari che accomunano questo Gotha al femminile, attivo e sicuro di sé. Diverse dalle pingui matrone romane, dalle sensuali e radiose mule triestine, dalle mediterranee e brune napoletane, le vip milanesi uscite dalla tavolozza del pittore sono signore di uneleganza semplice e disinvolta, consapevoli di sé, impegnate in mille attività, certe del proprio valore, e queste qualità traspaiono soprattutto dallo sguardo.
A questi sguardi schietti e diretti il pittore - che proprio oggi compie novantanni - ha dedicato la sua attenzione e la sua abilità, come nel ritratto di Bedy Moratti, nel costume di scena con il quale esordì a Roma nella Dodicesima notte di Shakespeare, o dellattrice milanese per eccellenza, una giovane Valentina Cortese, eterea, la fronte velata dallormai leggendario foulard. Gli sfondi chiari, appena accennati, fanno risaltare limportanza degli abbigliamenti o, al contrario, la nonchalance di alcuni abiti da casa, come quello della signora Kaiser, ironicamente abbracciata al suo cane.
Ora che Attilio Melo si avvicina a sfiorare il secolo, fare il conto delle signore immortalate dalla sua tavolozza si rivela impresa quasi impossibile, ma si ricordano Marina Visconti di Modrone, Lina Cima, Tinì Contini Bonacossi, Anna Pesenti, il soprano Magda Olivero (ritratta negli anni doro della sua carriera lirica). Non sono mancati i ritratti maschili (uno per tutti quello, bellissimo, di Giorgio Strehler, esposto al Museo della Scala) e una notevole produzione artistica come paesaggista.
Come ebbe a dichiarare in unintervista rilasciatami tempo fa, «una signora tira laltra con la segreta speranza di essere lei la più bella e nessuna ha rinunciato ad esporre il proprio ritratto sulla parete più importante del salotto». «Modelle pazienti, ben disposte a collaborare davanti alla tavolozza - le ha elogiate il pittore - mai capricciose o annoiate». Soltanto una non più giovanissima, della quale Melo ha diplomaticamente «dimenticato» il nome, ha preteso dintervenire nei particolari del ritratto per risultare più giovane.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.