
I professionisti italiani si confermano un punto di forza per la fiducia fiscale del Paese. Secondo l'ultimo report dell'Osservatorio delle libere professioni di Confprofessioni, i professionisti ottengono livelli di affidabilità superiori alla media dei contribuenti, con un aumento significativo dal 48 al 57% di professionisti che conseguono un punteggio ISA (Indici sintetici di affidabilità) superiore a otto tra il 2018 e il 2022. Come spiega la ricercatrice Ludovica Zichichi (in alto in foto), «tutti i settori professionali superano la media nazionale, ma alcuni in particolare le attività sanitarie (66%) e la consulenza raggiungono risultati ancora più brillanti. Ciò è dovuto alla struttura interna degli studi: procedure operative chiare, sistemi di valutazione e controlli interni garantiscono trasparenza ed efficienza, favorendo la compliance fiscale».
Il report evidenzia inoltre il peso dell'organizzazione aziendale e dei modelli di pianificazione e controllo di gestione, che consentono di migliorare le performance economiche e, quindi, la pagella fiscale. Secondo Zichichi, «si tratta di elementi importanti, ma è necessario che gli ISA siano correttamente tarati anche sulle società tra professionisti, riconoscendo il fenomeno della doppia fatturazione che le caratterizza».
I dettagli della ricerca, presentati dalla ricercatrice Camilla Lombardi (in basso in foto), mostrano come complessivamente, nello stesso periodo, la media dei contribuenti con un punteggio ISA maggiore di 8 sia passata dal 39 al 44%, un progresso più modesto rispetto al settore delle libere professioni. «Questo divario sottolinea Lombardi deriva dalla maggiore sensibilità dei professionisti alle politiche di compliance e alla consapevolezza dei vantaggi legati a una pagella fiscale elevata, che consente l'accesso a una serie di strumenti premiali».
Il report mette infine a confronto persone fisiche e società di capitali: lo scarto di affidabilità è di 18,4 punti, fenomeno fisiologico poiché il margine economico viene trasferito alle persone fisiche, soprattutto nelle società tra professionisti. Tuttavia, i professionisti in forma societaria ottengono un punteggio medio di 6,6 su dieci, superiore ai 6,3 della media generale, confermando il trend virtuoso anche nelle strutture più complesse.
In sintesi, l'indagine
dell'Osservatorio non solo certifica l'elevato livello di compliance delle libere professioni, ma suggerisce anche un modello di organizzazione e governance che potrebbe essere di spunto per altri settori economici in difficoltà.
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