Roma

Attore strangolato Condanne in appello

GIOCO EROTICO Ai 2 romeni 18 anni per l’omicidio di Sergio Aru Tosio

Furono condannati per avere ucciso un attore gay a Roma dopo averlo incaprettato nel suo appartamento vicino alle Mura Vaticane. La I Corte d’assise d’appello di Roma ha confermato i 18 anni di carcere inflitti dal gup di Roma Giuseppina Guglielmi, ad Adrian Nicolae Grecu, romeno di 29 anni, mentre ha ridotto di più di due anni (da 16 anni e otto mesi di carcere a 14 anni di reclusione) la condanna per Gabriel Viorel Cobzaru, romeno di 23 anni. Omicidio volontario e rapina, i reati contestati. Vittima dei due romeni fu l’attore di tv e teatro di origine sarda, Sergio Aru Tosio, ucciso nella notte tra il 13 e il 14 giugno del 2006. Fu trovato strangolato nel suo appartamento di viale Vaticano, con le mani e i piedi legati da cavi e con al collo il filo del telefono che fu usato per strangolarlo.
I due, secondo l’accusa, avevano convinsero Sergio Aru Tosio a farsi incaprettare per fare un gioco erotico. L’uomo (che aveva conosciuto i due romeni alcuni giorni prima) morì soffocato poco dopo. Non fu chiaro al tempo se fosse ancora vivo quando gli extracomunitari abbandonarono la casa. Prima di uscire, tuttavia - sempre secondo l’accusa - i tre rovistarono l’abitazione, prendendo un orologio Cartier, una catenina d’oro e un telefono cellulare.

L’orologio e la catenina furono poi venduti per circa seimila euro.

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