Controcultura

Attraversare uno "specchio" pieno di copie

Per un certo numero di estati di fila ai vertici della classifica abbiamo visto soprattutto autori italiani, dai giallisti alla Ferrante passando per Stefania Auci. Quest'anno, almeno per il momento, sono tornati a farla da padrone i bestseller internazionali. Ora a proiettarsi dritto in vetta (seppure per un pugno di copie) è Echi in tempesta. L'Attraversaspecchi (e/o) di Christelle Dabos. Appena arrivato in libreria mette a segno 10mila e centocinquantanove copie. L'Attraversaspecchi è una saga fantasy (questo è il quarto volume) ambientata in un «cosmo» lacerato e fatto di arche dove i superstiti di una antica grandezza sopravvivono in rifugi la cui esistenza si regge sul culto degli antenati. Sostenuta da una bella scrittura e da una vena creativa molto onirica, la saga si è creata uno zoccolo duro di lettori molto consistente. Ecco perché il volume ha fatto un debutto col botto. Vedremo poi come proseguirà la sua corsa.

Al secondo posto scivola quello che si sta rivelando il giallo dell'estate: L'enigma della camera 622 di Joël Dicker (La nave di Teseo). Continua però a vendere a pieno ritmo mantenendosi sopra le 10mila copie.

In terza posizione sale il vincitore dello Strega Sandro Veronesi con Il colibrì (La nave di Teseo) che al momento raggiunge le 9mila centosettanta copie. Anche dopo il Covid-19 il famoso «effetto Strega» rimane. Vincere il famoso premio da sempre significa fare un nuovo bottino in libreria. Generalmente valutato in alcune decine di migliaia di copie. Ovviamente il vento in poppa regalato dallo Strega è come gli alisei, qualche anno è forte (fu fortissimo ad esempio per Le otto montagne di Cognetti), qualche altro meno. Lo valuteremo nel corso dell'estate.

Intanto segnaliamo che continua la buona performance di Valérie Perrin con Cambiare l'acqua ai fiori (e/o). Convince altri 5mila seicentoquaranta lettori.

Quindi, facendo una valutazione editoriale, pur a prescindere dalla Ferrante, alla casa editrice e/o, da Christelle Dabos a Valérie Perrin, per le autrici hanno un fiuto invidiabile.

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