La forza di Giorgia è la credibilità

Giorgia Meloni governa, prende decisioni razionali ed equilibrate, affronta problemi, non fugge

Giorgia Meloni in Etiopia
Giorgia Meloni in Etiopia
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Gentile direttore Feltri,
leggo oggi che Giorgia Meloni, dopo ben mille giorni di governo, è ancora al 36% nei sondaggi. Mi pare un dato impressionante. Eppure l'opposizione continua ad attaccarla come se fosse alla frutta. Ma se ha ancora tutto questo consenso, non sarà che sta facendo bene? Lei cosa ne pensa?

Simone Zema

Caro Simone,
ciò che colpisce di Giorgia Meloni è la sua straordinaria capacità di smentire ogni pronostico. Mille giorni al governo sono un'eternità in tempi di logoramento politico accelerato. In Italia, e non solo, stare al potere significa normalmente perdere consensi, consumarsi, farsi nemici, scontentare tutti. Lei no. Lei ha invertito la prassi, ha riscritto le regole della sopravvivenza democratica. Dopo quasi tre anni a Palazzo Chigi, non soltanto regge o galleggia, Giorgia cresce.

Il 36% certificato oggi dai sondaggi non è semplicemente un numero. È una dichiarazione di fiducia popolare. È il segno che, nonostante le critiche, i linciaggi mediatici, le emergenze gestite, gli scogli europei, i compromessi obbligati, la non facile situazione internazionale, ingarbugliata e tesa, questa donna continua a rappresentare una figura di riferimento per un terzo degli italiani. Una cosa mai vista prima in epoca repubblicana, se consideriamo che i predecessori più recenti, da Romano Prodi a Matteo Renzi, da Giuseppe Conte a Mario Draghi, hanno tutti assistito al crollo del consenso mentre tenevano tra le mani le redini del Paese. Meloni sorprende perché ha un merito raro: parla una lingua comprensibile. Non è accademica, non è fumosa, dice quello che pensa e fa quello che dice, pur con tutti i limiti e le necessarie correzioni in corsa. Ma la sua coerenza comunicativa la rende credibile. E la credibilità, oggigiorno, è oro colato.

È per questo che l'opposizione, invece di proporre un'alternativa, si limita ad attaccarla a prescindere. Senza riuscire a scalfirla. E questo è anche il motivo per cui quei famosi attacchi scivolano addosso come acqua sul marmo: poiché sono deboli, vuoti, ripetitivi. La minoranza seguita a suonare lo stesso disco, eppure gli italiani hanno cambiato musica.

Meloni non è perfetta, nessuno lo è.

Tuttavia governa, prende decisioni razionali ed equilibrate, affronta problemi, non fugge. E, per un popolo che per troppo tempo ha avuto figure deboli e pavide al comando, questo basta per darle ancora fiducia. E, francamente, gli italiani hanno ragione.

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