Nani, ballerine e 8 milioni l’anno: il compleanno (discutibile) di Lamine Yamal

Il baby fenomeno del Barcellona ha festeggiato i 18 anni con una festa extralusso tra polemiche, figuranti e difese social del padre. Laporta minimizza: “È la gioventù di oggi”.

Nani, ballerine e 8 milioni l’anno: il compleanno (discutibile) di Lamine Yamal
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Una volta c’erano solo nani e ballerine, poi è arrivato il compleanno di Lamine Yamal. Sì, il piccolo (per età s’intende) asso del Barcellona che ha pensato bene di festeggiare i suoi 18 anni con una festa megagalattica in cui sono stati assoldati dei figuranti, diciamo così, circensi. La storia è ormai nota (l’evento è del 13 luglio), ma l’eco non si è ancora spenta, soprattutto viste le proteste e le rivelazioni che continuano ad arrivare. La modella Claudia Calvo, per esempio, ha fatto sapere di aver rifiutato 15mila euro per un impegno di 24 ore, perché non era ben chiaro cosa dovesse andar lì a fare. Anche se qualcuno ha sollevato qualche sospetto.

Non siamo qui a fare i moralisti, siamo uomini di mondo, purtroppo l’attuale. Una volta noi sognavamo, compita la maggiore età, di prendere la patente, ormai siamo arrivati direttamente alle Ferrari (a proposito: Neymar intanto si è fatto l’automobile di Batman, ma lui è più adulto pare). In quanto alla festa, una bella cena al ristorante e via. Il problema però è che questa settimana il presidente della squadra per cui gioca Yamal, ovvero Joan Laporta, dopo aver regalato al ragazzo in aumento di stipendio fino a 8 milioni di euro l’anno, ha commentato così la pacchianata in stile cafonal: “Questa è semplicemente la gioventù di oggi. Non c’è nulla di condannabile". Già, una roba da giganti insomma, e in fondo ha ragione il papà di Lamine, Mounir Nasraoui, che dopo le proteste seguite alla “serata elegante” (anche questo lo ha detto Laporta) ha scritto sui social – e dove senno? – un messaggio in difesa del suo bimbo: “E’ solo invidia”.

Giusto, siamo invidiosi: di come Yamal gioca a calcio, del suo stipendio, dei suoi 18 anni, della sua festa di compleanno e, massì, anche dei nani e delle ballerine. Di sicuro, però, non di suo padre e del suo presidente.

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