Con 4mila euro al mese non si vive nel lusso

Briatore: "Con questi stipendi è praticamente impossibile mantenere i figli". La sinistra lo attacca e torna a proporre la patrimoniale

Con 4mila euro al mese non si vive nel lusso
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Non piacerà ad Angelo Bonelli ma Flavio Briatore ha perfettamente ragione. Tirare a fine mese con 4.000 euro, per una famiglia con uno o due figli è un'impresa. Per carità, non ovunque. Ma in grandi città, come Milano e Roma, dove il mercato immobiliare ha toccato livelli che neanche Parco della Vittoria al Monopoli e il costo della vita si è impennato al pari di metropoli come New York, Londra o Parigi, due stipendi da 1.400-2.000 euro non fanno una famiglia ricca e nemmeno medio borghese. Perché, se entrambi i genitori lavorano e non ci sono i nonni a dare una mano, le spese da sostenere per i figli sono un salasso costante. Si comincia subito con la batosta dell'asilo e si prosegue, poi, con la tata (per chi può permettersela), le attività sportive, le ripetizioni, i campus estivi. È un continuo segno meno sul conto corrente di entrambi. Per non parlare di chi vede il matrimonio andare in frantumi e finisce per separarsi. Per loro è la rovina.

Stipendi da 2.000 euro al mese viaggiano già su cifre importanti. Briatore lo sa bene. Ma sa anche, come ha spiegato a Fabio Rovazzi e Marco Mazzoli, durante il podcast 2046, che, se una famiglia ha a disposizione 4.000 euro, è difficile affrontare emergenze o spese impreviste come il dentista ed è «praticamente impossibile mantenere i figli». Chi ci riesce, compie un miracolo. «Questa gente chiosa l'imprenditore merita rispetto perché mantenere i figli e la famiglia è la cosa più difficile che si possa fare». Apriti cielo. Gogna social e tutto il resto. Con la sinistra che gli salta subito alla gola. «È facile dare lezioni quando si ha la residenza a Monte Carlo», tuona Bonelli suggerendo per l'ennesima volta il più depressivo degli interventi economici: la patrimoniale.

La proposta del verde non va nemmeno presa in considerazione. La storia ha già dimostrato quanto sia dannosa.

Quella di Briatore, invece, ha senso: tagliare le tasse. Semplice. Ma qualcuno, a Roma, deve farlo per davvero. Oltre a questo, suggeriamo noi, si dia ai genitori la possibilità di portare in detrazione tutte le spese sostenute per i figli. Solo così torneranno a respirare.

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