Attualità

65 volte lo stesso guasto: così il Boeing caduto in mare

Il documento finale da oltre 100 pagine chiarisce le cause dell'incidente del Boeing 737 caduto l'anno scorso in acque indonesiane e che è costato la vita a 62 passeggeri

65 volte lo stesso guasto: così il Boeing caduto in mare

Dopo quasi due anni la verità è venuta a galla: il Boeing 737 della Sriwijaya Air (compagnia indonesiana) caduto in mare il 9 gennaio 2021 e che ha provocato la morte di tutti e 62 i passeggeri ha delle cause ben precise che sono sempre state trascurate nel tempo. L'aereo incriminato avrebbe avuto per ben 65 volte lo stesso problema ai motori, mai risolto definitivamente in otto anni ma ha continuato a volare fino al giorno della tragedia.

Cosa dice il documento

I dettagli sono riportati sul documento di cui è entrato in possesso il Corriere della Sera. Dopo pochi minuti dal decollo, a 3.350 metri di altezza, il Boeing ha perso definitivamente quota finendo in mare in meno di 60 secondi. Ironia del destino, uno tra i piloti rimasti uccisi, il comandante Afwan, aveva già riscontrato un problema ai motori sullo stesso velivolo alcuni mesi prima riuscendo, però, a cavarsela. L'incredibilità della vicenda è che la tragedia si sarebbe potuta evitare largamente, non è la solita frase fatta: il sistema che controllava la potenza dei motori aveva alcune anomalie mai sistemate in otto anni.

Di chi è la colpa

Anche se il produttore del tragico volo SJ182 diretto a Pontianak è la multinazionale americana Boeing, la responsabilità diretta è certamente della compagnia Sriwijaya e la sua incapacità a minimizzare il problema che si era presentato, probabilmente è un record assoluto, per ben 65 volte nel tempo e mai risolto definivamente. Secondo il rapporto, il meccanismo che controllava la potenza dei propulsori non poteva mai funzionare correttamente a causa della mancata manutenzione negli anni. Ecco che, nel momento in cui sarebbe dovuto intervenire per far diminuire la potenza sul motore sinistro, si è creata una discrepanza con il destro che ha continuato a girare al 92% della sua potenza sbilanciando fatalmente l'aereo.

Un addestramento scadente

Nei pochi secondi prima di perdere definitivamente il controllo del Boeing, i piloti hanno tentato alcune mosse disperate anche se sulle scatole nere non c'è traccia, esattamente, di quali siano state le azioni intraprese. Sotto accusa sono finiti i sistemi di addestramento non considerati adeguati e che hanno contribuito alla tragedia: lo ha detto chiaramente il capo del team investigativo, Nurcahyo Utomo. In sostanza, i piloti si sono sempre fidati della tecnologia del Boeing 737-500 senza l'attenzione che avrebbe richiesto un caso del genere fino a quando è stato troppo tardi. Come anticipato all'inizio, il comandante Afwan aveva vissuto un problema simile ma se l'era cavata, l'aereo era sempre lo stesso.

Nonostante l'esperienza con oltre 17mila ore di volo alle spalle, nulla ha potuto contro un problema tecnico da sempre trascurato e sottovalutato dagli indonesiani.

Commenti