
Da quando Carlo III e Kate Middleton hanno intrapreso la loro battaglia contro il cancro il principe William si sarebbe trovato, come si dice, “tra l’incudine e il martello”. Da una parte si sarebbe impegnato a mantenere la coesione e la serenità della sua famiglia, per quanto possibile, rimanendo accanto alla moglie e ai figli. Dall’altra avrebbe cercato di far sentire comunque il peso del suo ruolo, soprattutto per quel che concerne un eventuale riavvicinamento del principe Harry. In questo modo, però, l’erede al trono si sarebbe attirato le critiche, di natura paradossalmente opposta, della regina Camilla e della zia Anna.
“Il Re sono io”
Essere un erede al trono non significa aspettare passivamente il proprio turno per regnare. È un ruolo più dinamico, di preparazione teorica e pratica, sul campo. Il principe William, però, sarebbe andato ben oltre questo concetto di intraprendenza, rischiando perfino di intaccare il potere decisionale di Re Carlo. Da quando il Re e Kate si sono ammalati di cancro, William avrebbe tentato di dividersi tra i doveri e la famiglia, privilegiando quest’ultima. Ciò non significa che l’erede al trono si sia allontanato dalle responsabilità derivanti dal suo ruolo. Avrebbe semplicemente selezionato le battaglie da combattere. Tra queste vi sarebbe la faida contro il principe Harry. In particolare William vedrebbe un possibile riavvicinamento del fratello come una minaccia per la monarchia. La sua ferma opposizione a una riconciliazione con il duca di Sussex avrebbe indispettito Carlo III, che si sarebbe sentito scavalcato dal primogenito. In proposito Ian Pelham Turner, ex fotografo reale, ha dichiarato a Express US: “Secondo me la sensazione è che William stia provando a prendere il controllo della monarchia e che di fatto Carlo gli stia dicendo: ‘Sono io il Re, non tu’”.
“Potente” e invadente?
Entrambe le posizioni di Carlo III e del principe William sono comprensibili e condivisibili. Da una parte c’è un sovrano che vuole e ha tutto il diritto di mantenere il suo potere, che è nel pieno del suo regno e finora non si è lasciato fermare nemmeno dal cancro. Un re determinato a lasciare un segno nella Storia della monarchia britannica, ma anche un padre che vorrebbe dare un’altra possibilità al suo secondogenito ribelle. Dall’altra c’è un futuro Re che vuole preservare a ogni costo il potere che non gli appartiene ancora, ma sentirebbe già suo, almeno potenzialmente. William, secondo Pelham Turner, vorrebbe dimostrare a tutti i costi di essere una specie di eminenza grigia, la “forza motrice dietro al trono”. Un ruolo che, invece, “spetterebbe a Carlo”. In più starebbe usando la diatriba con il fratello per mostrare il suo peso a corte. Queste due visioni rischiano di entrare in rotta di collisione. Pelham Turner ha spiegato: “Ciò che intendo con prendere il controllo della monarchia è che [William] sia diventato molto potente sotto ogni punto di vista”. Stando all’ex fotografo il principe avrebbe assunto un atteggiamento quasi autoritario, trasformandosi in un erede al trono un po’ troppo invadente.
Camilla contro William?
Il presunto atteggiamento duro e forse fin troppo aggressivo di William potrebbe creare uno spiacevole effetto collaterale: la divisione della corte in fazioni. Proprio ciò che l’istituzione monarchica vorrebbe evitare, poiché in questo ambito (e non solo in questo, per la verità) frammentazione è sinonimo di debolezza. Carlo III, però, potrebbe contare su un’alleata forte quanto William: la regina Camilla. Pelham Turner ha spiegato: “Carlo è dotato di grande umanità e credo avesse solo bisogno di smussare gli angoli, ciò che Camilla ha fatto più di ogni altra cosa”. Uno degli “angoli da smussare” sarebbe proprio l’irruenza del principe William, così da evitare conseguenze sul suo rapporto con il Re. “Sospetto…che [Camilla] veda che William sta creando problemi e abbia detto a Carlo di fermare [questa situazione]”. La Regina sarebbe la vera forza di Carlo III, ha affermato l’ex fotografo, forse l’unica che può ristabilire l’equilibrio di potere alterato, pare, dal principe di Galles. “Quando vedo Camilla, oggi, sebbene sia ancora denigrata dalle donne over 50 che ricordano Diana”, ha aggiunto ancora Pelham Turner, citato da Mirror US, “penso che per molti versi abbia davvero insegnato a Carlo come essere umano”.
“Non vogliono tensioni”
I rapporti tra William e Camilla sarebbero piuttosto buoni, in realtà. All’inizio, ha detto l’esperto reale Christopher Andersen a US Weekly, il principe “tollerava” appena la matrigna, mentre quest’ultima avrebbe provato nei suoi confronti “un po’ timore”, al punto da “aver bisogno di un gin tonic” nei minuti precedenti al loro primo incontro. Oggi le cose sarebbero cambiate sensibilmente: tra i due vi sarebbe un legame basato sul rispetto e la cordialità. Paradossalmente la Megxit e il comportamento pubblico dei Sussex nei confronti della royal family avrebbero avvicinato ancora di più la Regina e l’erede al trono, rendendoli alleati. Entrambi starebbero lottando per la sopravvivenza della Corona, ma in modi molto diversi, forse opposti. “William e Kate non vogliono ulteriori drammi o tensioni in famiglia, ne hanno già abbastanza con Meghan e Harry”, ha detto un insider a The News International. Neppure la sovrana vorrebbe ulteriori problemi ed è proprio questo il punto. I principi di Galles avrebbero intenzione di escludere Harry una volta per tutte, con le buone o con le cattive. Camilla, pur non essendo dalla parte dei Sussex, comprenderebbe i sentimenti paterni di Carlo III e starebbe adottando una strategia più morbida, che non collimerebbe affatto con quella di William. Risultato: le tensioni che la Corona vorrebbe tanto evitare sono presenti e l’incertezza sul futuro di Harry non farebbe che rafforzarle.
Carlo vuole la pace
Il Re, in ogni caso, non sarebbe intimidito dal suo primogenito. Il suo stile apparentemente pacato non deve indurci in errore. Sua Maestà non avrebbe intenzione di cedere neanche di un millimetro riguardo all’idea della pace con Harry. Pauline Maclaran, coautrice del libro “Royal Fever. The British Monarchy in Consumer Culture” (scritto con Cele C. Otnes, 2015), ha dichiarato a Express US: “…Sarà Carlo a prendere la decisione finale. Come padre e come piuttosto emotivo probabilmente in qualche modo vuole riconciliarsi con il figlio. Non penso che sarà William ad avere il controllo della situazione, sebbene possa consigliare suo padre su un incontro previsto”.
La critica della principessa Anna
La principessa Anna, lo sappiamo bene, è una donna molto pragmatica, oltre che un’instancabile royal al servizio della Corona. Stando a quanto riportato dai tabloid la zia di William non sarebbe tanto concentrata, almeno in apparenza, alla pace con Harry e Meghan. Per lei esisterebbe solo il dovere verso l’istituzione. Tutto il resto sarebbe relativamente secondario. Anche Anna starebbe lottando per la monarchia, ma in un modo ancora diverso da quello dell’erede al trono e della Regina. Una terza via che non ammetterebbe dissidi interni. Sul Sunday Times l’esperta reale Roya Nikkhah ha spiegato: “È noto che il principe William ammiri la devozione al dovere di sua zia e Anna è legata al nipote e lo sosterrà quando sarà Re in futuro, se lavorerà ancora quando lui salirà al trono. Tuttavia sembra che la Principessa Reale critichi il principe William”, perché “vorrebbe vederlo [partecipare] a più impegni di routine”.
“La infastidisce”
Pur comprendendo la necessità di William di dedicare del tempo alla famiglia, soprattutto da quando Kate si è ammalata, per la principessa Anna i doveri pubblici non dovrebbero essere mai trascurati. Pare di intuire che la sorella del Re non gradisca il comportamento selettivo del nipote, il quale si starebbe dedicando soprattutto agli impegni più importanti e alle questioni familiari di maggior rilievo, come la possibile riconciliazione con il duca di Sussex. “[Anna]”, ha proseguito Roya Nikkhah, “presiede la maggior parte delle investiture [a Windsor], sebbene William viva lì. Ciò la infastidisce”. William e Kate, infatti, abitano nell’Adelaide Cottage di Windsor. Il Daily Mail ha riportato la notizia secondo cui la coppia potrebbe trasferirsi a Fort Belvedere, ma cambia ben poco: la dimora, in cui Edoardo VIII firmò i documenti dell’abdicazione nel 1936, si trova comunque nel Windsor Great Park, che dista due chilometri dal Castello di Windsor.
Tutto per Harry?
Gran parte delle tensioni interne alla royal family avrebbe come nucleo centrale e origine il principe Harry. William e Kate non sarebbero così inclini al perdono. “La frattura è molto profonda e duratura”, ha dichiarato l’autore reale Robert Lacey al People. “Non cambierà, secondo me, finché Harry non farà una mossa e chiederà scusa”. I fratelli non riuscirebbero a trovare un’intesa neppure in una delle cose più importanti che li accomuna: Lady Diana. “Sebbene ora il silenzio li divida”, ha continuato Lacey, “l’influenza di Diana rimane un legame forte che ancora plasma ogni loro passo”.
L’autore Andrew Morton ha aggiunto: “Non c’è dubbio che Diana avrebbe provato ad agire da mediatore tra loro”. La principessa, però, non c’è più. William e Harry dovranno scegliere da soli tra la pace e la guerra.