
Un mese fa si è confermata la migliore pizzeria di Milano e la seconda d’Italia. Parliamo di Confine in piazza Massaia, che giunta al suo secondo anno di vita (fu inaugurata nella tarda primavera del 2023) è ormai entrata nel ristretto novero delle insegne ad alto tasso foodies della città meneghina. I due soci Francesco Capece (pizzaiolo) e Mario Ventura (sommelier e maître) sono stati premiati dalla classifica 50 Top Pizza Italia 2025, che raccoglie le cento migliori pizzerie d'Italia, al secondo posto in Italia, a pari merito con Diego Vitagliano Pizzeria di Napoli, appena dietro I Masanielli di Francesco Martucci a Caserta, e ha vinto anche il premio per la migliore carta dei vini 2025.
La conferma di un lavoro superlativo da parte di Capece e Ventura, che si mostrano sempre più sicuri e consapevoli a ogni successiva visita. I due soci e amici sono abituati a non porsi limiti e a pensare in maniera trasversale, sfidano loro stessi, imparano dai propri errori, scardinano i preconcetti.
La loro infatti è sì una pizzeria ma fa propri molti dei codici del fine dining in termini di qualità ed evoluzione dell’offerta, del servizio impeccabile e anche dell’attenzione all’abbinamento con i vini. Ventura infatti gestisce una carta dei vini da ristorante stellato, volendo si possono ordinare bottiglie davvero importanti, anche se – non temete – chi vuole limitare la spesa può trovare anche bottiglie accessibili o etichette di birre artigianali. Una cena da Confine è una vera immersione in profondità nel mondo della pizza, tra impasti, cotture e topping. ‘’Il nostro obiettivo – dicono - era ed è quello di cambiare il concetto di pizzeria. Non un posto dove si mangia una pizza, bensì un posto dove si vive un’esperienza’’.

L’ultimo menu, Guscio, che è stato disponibile fino al 31 luglio scorso per sole otto persone a sera, era davvero formidabile, in particolare con la loro personale versione del risotto alla pescatora contenuto in una sfera di riso cotto, con una bouillabaisse di pesce di scoglio e crostacei, con il Calgyoza, una idea di calzone che avvolge ingredienti dei tipici ravioli giapponesi, con il Lobster Roll, un pan brioche lavorato con una tripla lievitazione e con all’interno astice cotto al vapore, la pizza fritta che accoglie il ricordo di una linguina agli scampi. Un percorso che alla riapertura dopo le ferie di Confine, che avverrà venerdì 29 agosto, non sarà più disponibile (ma sono certo che ne resterà traccia nel menu) ma che serve solo a spiegare il tipo di ricerca che si fa da Confine.

Le pizze tonde ci sono, ci mancherebbe, e sono anche buonissime, come la Zucchina alla Capece con crema di zucchine, provola affumicata, fiore di zucca a crudo, maionese alla menta, aceto balsamico invecchiato 18 anni, zucchine fritte, pepe nero macinato, olio extravergine di oliva monocultivar rotondella; come la Botox con fonduta di caciocavallo stagionato in grotta, fiordilatte, blue a latte crudo di bufala, confettura di fichi bianchi del Cilento, chips di Parmigiano Reggiano, basilico, olio extravergine di oliva monocultivar Leccino. Ma in pochi vengono fin qui per prendersi “solo” una pizza. La gran parte dei clienti scelgono infatti il menu degustazione in tre taglie: quattro portate a 40 euro, cinque portate a 45 euro, sei portate a 50 euro.
Si parte sempre con fritto (la Salerno-Milano è una crocchetta ripiena di ossobuco cucinata come un ragù alla napoletana con spuma di patate allo zafferano e midollo, la Miseria e nobiltà è una frittatina di bucatini alla cacio e pepe con pecorino romano Dop, tartare di tonno rosso del Mediterraneo, maionese al cipollotto arrosto e caviale di aringa affumicato), si chiude con un dolcetto (Tarte au citron meringuée) e il resto è una successione di fette o tranci di pizze meravigliose, con impasti stese diverse e cotture differenti (tradizionale, padellino, doppia cottura).
Confine si trova in piazza Massaia, a Milano. Tel. 3755426086.
Chiuso la domenica. Aperto solo la sera, sabato e domenica anche a pranzo