Caccia al lupo con sci e telefonino. Così l'uomo ha perso la realtà

Non c'è una via di fuga e il cuore batte, troppo forte, troppo a lungo, e su questa distesa bianca le zampe non reggono la discesa

Caccia al lupo con sci e telefonino. Così l'uomo ha perso la realtà
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Non c'è una via di fuga e il cuore batte, troppo forte, troppo a lungo, e su questa distesa bianca le zampe non reggono la discesa. Si va giù con il fiato che rincorre la paura. Chi lo insegue è un predatore di futilità, quello che cerca è un video da stampare sui social, come un trofeo, una pelliccia immaginaria da condividere con chi neppure si conosce. Sullo sfondo c'è l'ombra corallica del Latemar, in questa montagna così vera da sembrare impossibile, con le sue leggende dove nessuno verrà perdonato e le strade da sci senza fine della Val di Fiemme.

La preda è il lupo e scappa fino a accartocciarsi

nelle rete metalliche ai lati della pista. Ha riconosciuto l'odore antico di chi lo insegue. Il cacciatore è l'uomo con la telecamera sul telefonino, che non guarda ma riprende. È cosi vuoto da cercare perfino in paradiso traccia della sua esistenza. È uno che cerca di scacciare la morte fotografando quell'illusione di vita attimo per attimo. È l'uomo che si vanta di immergersi nella «natura» ma non sa guardarla con i propri occhi. Questa, da qualsiasi parte la vedi, è una storia stupida. È il racconto di un video messo sulla rete con uno sciatore guardone che spaventa a morte un lupo. Qui non serve neppure indignarsi. Non vale la pena parlare di quel confine sempre più sottile tra l'umano e il selvaggio. È qualcosa che prima o poi in tanti impareranno a proprie spese. È l'incapacità di vivere la realtà che

ormai stiamo perdendo.

L'incontro con un lupo ti può spaventare o lo puoi vivere come un incantesimo, qualcosa di raro e di magico che ti resterà sulla pelle per tutta una vita. Qualcosa di tuo, intimo, personale, unico. Se lo condividi lo spezzi. Se lo riprendi lo spazzi via. Lo dissolvi. Tutto diventa irreale. Il lupo è vero, l'uomo è una menzogna.

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