Quindi, oggi...

Cosa dirà Zelensky, Cospito trasferito e Macron: quindi, oggi...

Quindi, oggi...: la lite con la Francia, l'ergastolano in permesso premio e gli anarchici

Cosa dirà Zelensky, Cospito trasferito e Macron: quindi, oggi...

- Stasera versione breve che c'è la finale del Festival di Sanremo e ci divertiamo con quello.

- È come se il mondo, s’intende quello italiano, fosse sospeso in attesa di sapere cosa dirà Volodymyr Zelensky al festival di Sanremo. Noi possiamo anticiparlo: niente, lui direttamente non dirà niente. Sarà Amadeus a leggere un testo e anche lui sa bene che la resa finale sarà molto meno potente. Immaginatevi se Chiara Ferragni il suo monologo l'avesse fatto leggere a Morandi: non avrebbe funzionato.

- Bello eh il festival di Amadeus, ma il modo in cui la Rai e Coletta hanno gestito il caso Zelensky ha lasciato non poco a desiderare: prima lo invitano in pompa magna, poi trasformano il video in testo e infine lo piazzano oltre mezzanotte. Vabbè.

- Da leggere e rileggere Federico Rampini sul Corriere che, analizzandolo a fondo, spiega un po’ quello che noi dicevamo ieri. Ovvero che star lì a disperarsi per la cena Macron-Scholz-Zelensky non è cosa saggia. Parigi e Berlino fanno da sempre i fattacci loro e in questi giorni navigano entrambi in cattivissime acque. Macron che voleva abbandonare la Nato a inizio guerra s’è dovuto ricredere: ha provato a dialogare con Putin, ne ha ricavato solo schiaffoni e adesso cerca di recuperare un ruolo ormai perduto. Scholz era disperato per il gas, ha tentennato e continua a tentennare. Insomma: politicamente a navigare in cattive acque sono Francia e Germania, non l’Italia. Che però può e deve fare di meglio: in ambito economico e nella spesa militare. Giusto.

- Fossi in Fratelli d'Italia, non tirerei su una gran cagnara sul festival di Sanremo per quella foto di Bignami strappata in diretta televisiva nazionale. Tempo al tempo. Sapevano e hanno lasciato fare a Fedez? Al prossimo giro di nomine direte loro "ciaone". Senza fare troppo rumore.

- Gli anarchici a Milano hanno lanciato bombe carta, danneggiato le vetrine di sette banche e spaccato vetri delle auto di privati cittadini che domani avranno la domenica rovinata. Senza contare gli scontri con la polizia cui è sempre chiesto di fare gli straordinari per questi eversivi del sabato. E c’è pure chi voleva far uscire Cospito dal 41bis per scendere a patti coi vandali.

- Mi dispiace che Cospito sia stato trasferito in ospedale e che, stando al suo medico, rischierebbe edemi e aritmie fatali. Ma questa “battaglia”, mossa dalla stessa ideologia che lo ha portato a gambizzare un povero innocente, la sta combattendo con il proprio corpo. Chi gli vuole bene, anziché presentare istanze al ministro Nordio che alimentano le speranze del detenuto, dovrebbe andare in carcere a dirgli di riprendere a mangiare. Per il suo bene.

- Mi chiedete come è possibile che un ergastolano in permesso premio possa uccidere due donne vicino a Catania e poi togliersi la vita? Ditemi: chi ha sbagliato? Il direttore del carcere, il magistrato che ha disposto la licenza premio, il suo psichiatra. Chi? Va bene che il carcere deve avere scopo rieducativo, ma non è possibile che un ergastolano per mafia giri per le città indisturbato e mandi al creatore due innocenti signore.

Non può e non deve succedere.

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