"Danno ambientale". I Verdi vogliono ridurre i voli tra Milano e Roma

L'attacco di Europa Verde, che vorrebbe ridurre gli attuali 36 voli giornalieri a 6. "Uno spreco. Allo studio anche una tassa sul kerosene"

"Danno ambientale". I Verdi vogliono ridurre i voli tra Milano e Roma

Trentasei voli giornalieri tra Milano e Roma: per molti passeggeri un'opportunità, un vantaggio che consente collegamenti rapidi e costanti tra le due principali città italiane. Per gli ecologisti, invece, solo un motivo di inquinamento. Anzi, di più: un vero e proprio spreco. Secondo Europa Verde quelle tratte sono troppe e vanno dunque ridotte in modo drastico: lo ha espressamente chiesto il responsabile trasporti del partito, Dario Balotta, parlando - in riferimento all'attuale situazione - di "inutile danno ambientale".

"In Europa si cerca di ridurre il numero di voli, almeno sulle tratte già collegate dall'Alta Velocità, per ridurre inquinamento e rumore", ha affermato l'esponente politico, spiegando che "sulla linea Bruxelles-Londra si effettuano solo 14 voli tra andata e ritorno, per conseguire obiettivi ambientali e per utilizzare al massimo il tunnel ferroviario della Manica". Lo stesso, ha argomentato Balotta, accade sulla Lione-Parigi, che "da vent'anni è servita solo da una decina di voli". In presenza di tratte ferroviarie ad alta velocità, insomma, alcuni Paesi avrebbero optato per un ribilanciamento al ribasso dei voli. Che a sottolinearlo siano i verdi, certo, fa sorridere: in passato infatti le ostilità più aspre all'alta velocità arrivarono proprio dal mondo ambientalista, che riteneva quelle linee ferroviarie una vera e propria sciagura.

"Basterebbero sei voli"

A 12 anni dall'inaugurazione della Tav Milano-Roma, sottolineano invece da Europa Verde, "i voli da Linate sono ancora 30, effettuati in regime di monopolio da Ita Airways, che non vuole lasciare slot alle compagnie concorrenti a Linate". A essi si aggiungono poi "i sei voli per Roma da Orio al Serio (Bergamo)". Da qui, l'intuizione del partito di sinistra e la proprosta di abbattere il numero dei voli tra Milano e la Capitale. Secondo Balotta infatti "basterebbero sei giornalieri da Linate per garantire le coincidenze con altre destinazioni a Fiumicino, che ha pochissimi collegamenti intercontinentali". Per l'esponente politico, gli attuali voli sono "uno spreco e un inutile danno ambientale perché sono riempiti al 55% e i costi di questa gestione ricadono sui contribuenti italiani visto che Ita è stata statalizzata".

"Una tassa sul kerosene"

Riferendosi sempre a quanto accade in Europa, l'ex sindacalista ha anche sottolineato che "è anche allo studio una tassa sul kerosene" in quanto "dal trasporto aereo dipendono circa il 2,4% delle emissioni globali

di CO2, secondo i dati dell'Internatinal Council on Clean Transportation". Ma ci vuole davvero poca immaginazione per capire chi, alla fine, subirà le ripercussioni di quella ipotetica tassa verde.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica