Divorzi più rapidi, dal 28 febbraio i tempi si accorciano con le nuove norme

Si punta ad accelerare i tempi e a concludere le procedure in circa 8 mesi. Ecco quali saranno i cambiamenti a partire dalla fine di questo mese

Divorzi più rapidi, dal 28 febbraio i tempi si accorciano con le nuove norme

Divorzi più rapidi a partire dalla fine di febbraio, con le nuove regole in arrivo ci saranno procedure più snelle e veloci, che dovrebbero accorciare i tempi della separazione fra coniugi.

Tempi anticipati

Il tutto rientra in quella che è stata la riforma legale voluta dal precedente esecutivo e dall'allora ministro della Giustizia Marta Cartabia. I tempi dovrebbero accorciarsi perché, a partire dal prossimo 28 febbraio, si potrà presentare domanda di divorzio anche mentre si stanno svolgendo le pratiche della separazione.

La nuova normativa entra dunque in vigore con qualche mese in anticipo (almeno 4) dopo il dibattimento in sede di commissione europea sul monitoraggio delle riforme del Pnrr. Lo scorso dicembre, il governo Meloni ha deciso di anticipare l'attuazione delle nuove norme sui divorzi mediante un emendamento alla legge di Bilancio. In un secondo momento, poi, sarà la volta di altri provvedimenti civili che riguardano famiglia e minori. Per le normative sui minori, ad esempio, si parla del 2025, con tanto di nuova sezione del Tribunale della Famiglia.

Divorzio più rapido, come funzionerà

Per quanto concerne le pratiche di divorzio, la domanda potrà essere presentata già in sede delle procedure di separazione. Come prima cosa sarà eliminata l'udienza presidenziale nel corso della quale venivano comunemente determinati eventuali provvedimenti transitori. Secondo la nuova normativa, i procedimenti di separazione inizieranno con un ricorso, non con l'istanza che prevede ulteriori passaggi e burocrazia.

Con il ricorso, i coniugi che chiedono di separsi saranno tenuti a produrre tutta la documentazione relativa al divorzio, correlata alla dichiarazione della situazione economico-patrimoniale, con tanto di informazioni finanziarie e dichiarazione dei redditi degli ultimi tre anni, e ulteriori prove richieste. Sarà quindi richiesto di presentare un piano genitoriale con indicate le attività quotidiane dei figli, dalla scuola, alle attività extrascolastiche fino alle vacanze e alle visite dai parenti.

Essendo saltata l'udienza presidenziale, il giudice potrà procedere indicando una mediazione basandosi sui

dati acquisiti. Lo scopo, in sostanza, è quello di accelerare i tempi, arrivando al divorzio contenzioso non più in 1 anno e mezzo, come stimato negli ultimi dati Istat, ma in un massimo di circa 8 mesi.

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