
Il gelato di San Gimignano conquista gli schermi internazionali. Da martedì 19 agosto è disponibile su Prime Video e AppleTv Sergio Dondoli’s Happy Life, documentario che racconta vita e passioni di uno dei gelatieri italiani più noti al mondo. Diretto dal regista statunitense Jay Arnold, il film dura 84 minuti e porta oltre oceano una storia che intreccia artigianato, territorio e un’idea molto personale di felicità.
Arnold ha deciso di dedicarsi al maestro dopo aver partecipato, nell’estate 2023, a una delle “gelato class” che Dondoli tiene regolarmente a San Gimignano. Da quell’incontro è nato un progetto che, iniziato nell’autunno dello stesso anno, ha seguito il gelatiere toscano tra piazza della Cisterna e festival internazionali, ricostruendo non solo la sua carriera ma anche il rapporto con la famiglia, la comunità e le materie prime che utilizza.
Prodotto da Matt Dallas e distribuito da Breaking Glass Pictures, il film ha già raccolto cinque riconoscimenti, tra cui il Best Feature Documentary all’East Village New York Film Festival 2025 e il Best Documentary ai Red Movie Awards. Ha vinto anche a Los Angeles e a Cannes, dove è stato premiato come Best Food Film e Best Biographical Feature Film.
La narrazione non si limita all’elenco dei premi. Racconta invece il percorso di un uomo che nel 1992 aprì una gelateria in un borgo medievale e che in poco tempo è diventato punto di riferimento internazionale. La piazza di San Gimignano, ogni giorno, vede code di turisti davanti al suo banco, ma nel film compaiono anche i retroscena: la fatica, la ricerca di ingredienti biologici, l’attenzione agli animali e all’ambiente. «Stare davanti alla macchina da presa è stato faticoso ma emozionante», ha commentato Dondoli. «Alla proiezione a New York, con mio figlio e il regista, abbiamo pianto tutti e tre».
Per Arnold, la storia è una “vera e propria storia d’amore”: colpito dal rispetto del gelatiere per la natura e dal suo modo di vivere il mestiere, ha scelto di concentrarsi su un ritratto che unisce lavoro e filosofia di vita. Il risultato è un racconto che lega la tradizione artigianale italiana a un linguaggio universale, quello del cibo come emozione e memoria.
Il documentario lascia spazio anche alla dimensione familiare: oggi è il figlio Stefano a occuparsi della produzione, mentre la figlia Sara e il compagno Davide gestiscono l’attività quotidiana insieme a collaboratori di lunga data. Non mancano i riferimenti ai gusti che hanno reso celebre la gelateria: dalla Crema di Santa Fina, con zafferano e pinoli, allo Champelmo con pompelmo rosa e Vernaccia, fino al Michelle, dedicato a Michelle Obama, con cantucci allo zafferano, mandorle di Avola, miele e scorza d’arancia amara. Undici di queste creazioni sono oggi marchi registrati.
In Sergio Dondoli’s Happy Life compaiono anche volti noti dell’enogastronomia italiana, come il macellaio di Panzano Dario Cecchini e lo chef due stelle Gaetano Trovato, a sottolineare il legame fra la tradizione toscana e la creatività contemporanea.
Il film, in fondo, racconta il gelato come linguaggio culturale. Per Dondoli non è mai stato soltanto un mestiere: è stato un mezzo per raccontare un territorio e trasformare un prodotto popolare in esperienza condivisa.
Da San Gimignano a New York, da un cono alla macchina da presa, la “happy life” del maestro toscano ora viaggia in streaming, pronta a raggiungere spettatori che magari non hanno mai messo piede in piazza della Cisterna, ma che davanti a uno schermo possono capire perché lì, ogni giorno, vale la pena fare la fila.