
Un destino crudele ha spezzato due giovani vite a pochi giorni di distanza. Gioia Fioravanti, 36 anni, è morta mercoledì pomeriggio in un drammatico incidente stradale sulla via Aurelia, a Palo Laziale, mentre era in sella alla sua moto. Una tragedia nella tragedia: soltanto pochi giorni prima era scomparso il suo compagno, Daniele Vallenari, conosciuto e amato nella comunità di Cerveteri come il “gigante buono”, stroncato da una malattia incurabile. I funerali dell’uomo erano previsti per giovedì 21 agosto. Ora, saranno celebrati insieme.
L’incidente sulla via Aurelia
La dinamica dell’incidente è ancora al vaglio della Polizia locale di Ladispoli, affiancata dai Carabinieri di Torrimpietra e dai Vigili del Fuoco di Cerenova. Secondo una prima ricostruzione, il furgone coinvolto sarebbe uscito da un distributore di carburante immettendosi sulla statale proprio nel momento in cui stava sopraggiungendo Gioia in direzione Ladispoli. L’impatto è stato violento e devastante: la moto si è letteralmente spezzata in due, con la parte anteriore finita a diversi metri di distanza.
Coinvolte nella carambola anche due auto, una delle quali ha centrato la moto. Un’altra persona è rimasta ferita, ma non sarebbe in gravi condizioni. Per Gioia, invece, non c’è stato nulla da fare, nonostante il rapido intervento dei sanitari dell’Ares 118. La strada è rimasta chiusa per ore, con pesanti ripercussioni sul traffico.
Un dramma nel dramma
Gioia Fioravanti stava attraversando un momento già segnato dal dolore: il compagno Daniele Vallenari, chitarrista e campione di braccio di ferro, era scomparso appena pochi giorni prima, il 13 agosto, dopo una lunga malattia. Amici e familiari avevano organizzato per lei un momento di sollievo in uno stabilimento balneare di Ladispoli, per aiutarla a distrarsi, almeno per qualche ora. Ma a quell'appuntamento, Gioia non è mai arrivata.
Appena due giorni prima dell’incidente, la giovane aveva condiviso sui social un messaggio toccante, ricordando Daniele con le parole della canzone "Ora che non ho più te" di Cesare Cremonini e scrivendo: “Sempre insieme”, accompagnato da tre cuori verdi, simbolo del loro amore.
Comunità in lutto e funerali congiunti
Le comunità di Ladispoli e Cerveteri sono sconvolte da questo duplice lutto. I due giovani, molto conosciuti e amati, avevano progettato di andare a vivere insieme a Borgo San Martino. Ora, invece, le loro famiglie sono unite nel dolore più devastante.
Il cordoglio del sindaco di Ladispoli
Toccanti le parole del sindaco di Ladispoli: "Un dramma nel dramma che ha profondamente sconvolto la nostra comunità. In momenti come questi è difficile trovare le parole. Sono stati strappati troppo presto alla vita, ma ora sono di nuovo insieme, e lo saranno per sempre."
Anche la sindaca di Cerveteri, Elena Gubetti, ha annullato gli eventi pubblici in segno di lutto, ricordando la forza del loro legame: “Un amore così forte che nemmeno la morte è riuscita a spezzare. Due stelle brillano ora nel cielo, a ricordarci che anche nei momenti più bui l’amore vince sulla morte e continua il suo viaggio oltre la vita.”
Una strada che continua a fare vittime
L’incidente ha riacceso le polemiche sulla pericolosità della via Aurelia, una strada troppo spesso teatro di tragedie. Pochi giorni prima, sempre sull’Aurelia, era morto Fabio Morolli, ispettore della polizia municipale di Cerveteri, travolto in scooter mentre si recava al lavoro.
Residenti e comitati da tempo chiedono interventi strutturali, rallentatori, illuminazione adeguata e maggiori controlli. Ma, denunciano, le istituzioni continuano a ignorare le richieste, mentre i numeri delle vittime aumentano.