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Furto in appartamento: quando il condominio deve risarcire

Anche il condominio può essere ritenuto responsabile del furto in un appartamento: tutte le responsabilità e i risarcimenti

Furto in appartamento: quando il condominio deve risarcire
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Nei casi di furto in appartamento in genere la responsabilità penale del reato ricade solo sul responsabile. Eppure può talvolta accadere che, qualora siano accertate delle negligenze da parte del condominio per quanto concerne l'adozione di adeguate tutele e misure di sicurezza degli abitanti, le colpe si possano ascrivere anche ad esso.

In queste circostanze, pertanto, la vittima può rivalersi proprio sul condominio e chiedere il risarcimento di una parte del danno subito. Ma quali condizioni devono essere documentate?

Le responsabilità del condominio

Come accennato, il condominio e l'amministratore sono da ritenere in parte responsabili qualora il furto sia stato facilitato da una negligenza nella custodia evidente e dimostrabile, ma in qualche caso il danno è ascrivibile anche a una ditta che esegue dei lavori dello stabile, ecco quando.

Se, ad esempio, l'edificio dispone di un sistema di videosorveglianza ed esso si riveli guasto oppure inadatto a tutelare la sicurezza dei condomini e quindi a prevenire i furti, allora in questi casi il condominio potrebbe a pieno titolo essere ritenuto responsabile di incursioni avvenute all'interno di appartamenti o anche, se presenti, di negozi siti al pianterreno.

La vittima in tali circostanze può chiedere il risarcimento danni all'amministratore di condominio, vale a dire colui il quale per ruolo ha il dovere di provvedere alla custodia delle "cose comuni" cosicché non vengano arrecati danni ai condomini o a terzi. Se le carenze del sistema di videosorveglianza installato sono stete determinanti per il buon esito dell'incursione, quindi, il condominio deve risponderne in prima persona. Il caso fortuito potrebbe essere invocato nel caso in cui il guasto sia stato repentino e non segnalato o qualora il sistema sia stato disattivato dal ladro.

Se portoni di ingresso o cancelli sono malfunzionanti ed è riscontrabile un guasto alla serratura, situazione che può facilmente agevolare un furto in appartamento, anche in questo caso la responsabilità non ricade solo sull'autore materiale. L'amministratore, responsabile delle parti comuni, ha il dovere di provvedere subito a risolvere il problema: qualora ciò non accadesse, la responsabilità di un furto in casa avvenuto nel frattempo ricadrà su di lui e il condominio dovrà coprire parte del risarcimento alla vittima.

Altro caso particolare è quello in cui su una facciata dello stabile sono in corso lavori di ristrutturazione con tanto di ponteggi e impalcature: queste strutture possono semplificare l'accesso di eventuali malintenzionati all'interno degli appartamenti. In caso di furto le responsabilità possono ricadere sia sul condominio che sulla ditta che si occupa dell'intervento. All'impresa si può contestare la mancata adozione delle misure necessarie per impedire l'utilizzo indebito dei ponteggi, come ad esempio quella dell'allarme.

All'amministratore si può imputare la responsabilità di essersi affidato a un'impresa inadeguata oppure quella di aver esonerato la ditta dall'installare un antifurto collegato alle impalcature, unico sistema in grado di proteggere i condomini durante i lavori.

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