Hezbollah torna ai piccioni viaggiatori, ciao ciao Green Deal e Totò Schillaci: quindi, oggi...

Quindi, oggi...: l'espolsione dei walkie-talkie, la distruzione del Terzo Polo e l'esonero di De Rossi

Hezbollah torna ai piccioni viaggiatori, ciao ciao Green Deal e Totò Schillaci: quindi, oggi...

- Quindi il tanto decantato Terzo Polo, quello che doveva rivoluzionare la politica italiana e che i giornali amavano al punto da intervistarne i leader ogni due per tre, si rivela quello che è sempre stato: nulla. Gelmini, Carfagna e Costa mollano Calenda. Bonetti, Rosato e Marattin dicono addio a Renzi. Il dramma per Schlein è che alla sinistra per sperare di vincere serve mettere insieme anche i voti del centro che però è più morto che vivo, il tutto sperando che Conte non si metta di traverso. Giorgia Meloni può dormire sonni tranquilli.

- Roma, calcisticamente parlando, è proprio un buco nero. In otto mesi riuscire a osannare Daniele De Rossi e a silurarlo senza tanti complimenti è un record degno di pochi. Ne sarebbero capaci solo i cugini laziali.

- Non c'è miglior cartina di tornasole sulla stabilità di un governo dei movimenti dei parlamentari centristi. Quando si spostano verso un lato dello schieramento, in questo caso la destra, vuol dire che è lì che ritengono più facile galleggiare nel mare della politica nostrana. Da qui la deduzione: la maggioranza è stabile e loro sperano in qualche modo di restarci attaccati. Tanti saluti alle speranze di ribaltone di Elly Schlein.

- Israele fa esplodere anche i “walkie talkie” dopo i cercapersone. Diversi morti e centinaia di feriti. Domanda per Hetzbollah: ma davvero dopo l’attacco di ieri eravate ancora lì a tenere in mano dispositivi elettronici di quel tipo?

- Se continua così, mi sa che da domani Hezbollah torna a comunicare con i piccioni viaggiatori. Per evitare rischi.

- Conte e Grillo litigano per personalismi vari (il nome, il simbolo e la regola del secondo mandato c’entrano come il cavolo a merenda), ma Giuseppi vuole farci credere che il confronto sia un “processo costituente”. La verità è che la scissione ormai è cosa fatta, devono solo dirci quando.

- Marina Berlusconi prende carta e penna per smentire Repubblica che oggi le attribuiva “disistima e “scontentezza” verso Meloni e Tajani. Sintesi: sono solo fake news. "La Repubblica descrive perfino pensieri e progetti che non ho, né ho mai avuto”; “I «retroscena» possono avere un senso soltanto quando e se, da dietro il palcoscenico, descrivono una scena reale. Non un teatro - anzi un teatrino - che non c’è”. Domanda: per caso l’Ordine dei giornalisti dirà qualcosa oppure le “bufale” sono da biasimare solo quando i presunti autori sono i giornali di destra?

- Oggi il Corsera pubblica un pezzo su Draghi scritto coi piedi. Molto peggio della media di questa rubrica.

- Non bisogna giudicare, prima di conoscere i fatti. Dunque su Chiara, la ragazza di 21 anni che avrebbe ucciso due bambini partoriti a casa, sospendiamo ogni analisi in attesa delle sue risposte ai magistrati. Perché lo ha fatto? Come si può tornare agli spritz dopo aver commesso un simile crimine? E perché non prendere precauzioni prima, almeno dopo il primo parto, per evitare di dover uccidere nuovamente? E infine: perché attendere i nove mesi di gravidanza anziché abortire? L’unica cosa certa è che qui le uniche vittime di questa folle storia sono i due bimbi, nati sani e subito ammazzati.

- Garantisti sempre, anche con De Pasquale e Spadaro. Ma se fosse vero, come sostiene il pm di Brescia, che nella loro indagine Eni-Nigeria avrebbero omesso di far conoscere alla difesa dell’imputato prove a suo favore, allora sarebbe gravissimo. E ridurrebbe ancora, per quanto possibile, la fiducia che i cittadini possono avere nella giustizia. Amministrata da chi - cito testualmente - pare si sia ritenuto “depositario di una conoscenza enciclopedica" con la presunzione di avere sempre "l’ultima parola”.

- Oggi tutti, anche il Corsera, riconoscono che con l’elezione di Fitto a vicepresidente della Commissione Giorgia Meloni è riuscita a segnare un punto non indifferente, riconfermando la forza dell’Italia nonostante il voto contrario a Ursula. Eppure Repubblica riesce a titolare “vittoria di Pirro”. Imbarazzanti sì, ma così è troppo.

- È morto Totò Schillaci, che per molti, apppartenenti ad una generazione diversa da quella di chi scrive, ha significato tanto. Al netto della sua storia sportiva, morire a 59 anni è veramente uno schifo.

- Sulla nuova Commissione Ue bisogna fare due appunti. Anzi tre. Primo: si tratta di un governo dell’Ue decisamente di “centrodestra”, visto che Ppe e Conservatori se si mettono insieme possono ottenere la maggioranza del Collegio. Secondo: i portafogli economici sono finiti in mano ai Paesi del Nord, di solito considerati “falchi”, e chissà se Mario Draghi riuscirà a far passare la sua idea di un'Europa più solidale. Non si parlerà d’altro che di debito comune, ma si arriverà a qualche fatto? Terzo: non esiste più un Commissario al Green Deal e al Clima, ma tutte le deleghe che furono di Timmermans sono state distribuite a quattro diversi Commissari e non tutti paladini del verde. Il che, ci sia concesso, è una buona notizia.

Aggiungiamo, infine, che anche nel suo discorso di ieri Ursula ha fatto capire che se nella scorsa legislatura la “priorità” era la Transizione, a questo giro invece si parlerà di altro e ogni regola green andrà realizzata facendo attenzione a non distruggere il tessuto produttivo europeo. "L'Ue - ha detto Ursula - deve rispettare il Green Deal europeo ma con pragmatismo, neutralità tecnologica e innovazione". Tradotto: magari, forse, chissà diremo addio alle esagerazioni verdi.

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