Questa specie aliena ha raggiunto le coste italiane. La sua puntura può essere molto dolorosa

Questo pesce arriva dal Sud-Est asiatico ma sta conquistando sempre più spazio nei nostri mari. Si tratta di una specie bella da vedere, ma occhio alle sue spine

Questa specie aliena ha raggiunto le coste italiane. La sua puntura può essere molto dolorosa
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Si sta diffondendo sempre più nei nostri mari una specie di pesce aliena che arriva da est; si tratta dello Pterois volitans, meglio noto come pesce scorpione orientale, o pesce leone orientale. L'esemplare è molto bello da vedere per via dei suoi colori e della sua caratteristica criniera, ma è dotato di aculei molto dolorosi che stanno creando non pochi problemi ai bagnanti. Ovviamente non deve crearsi una psicosi: è bene però conoscere questo "nuovo arrivato" nelle coste italiane.

Come molte altre specie, infatti, lo Pterois volitans non fa parte del nostro ecosistema, ma una serie di circostanze lo ha portato nello Jonio. Ha colonizzato le acque della Croazia ed è arrivato nell'Adriatico. Arriva dal Mar Rosso e da alcune zone dell'Oceano Pacifico. Predilige le lagune e i fondali sassosi e di barriera. Si è poi diffuso negli Stati Uniti, invadendo il Mar dei Caraibi. Ora pare la volta del Mediterraneo.

Ha un aspetto vistoso, con una coda larga e una livrea a strisce verticali marroni e bianche, come le pinne. I raggi della pinna dorsale, così come di quella anale, sono però composti da aculei veleniferi. Questi vengono eretti quando l'animale si sente in una situazione di pericolo. La tossina può essere pericolosa a seconda del livello di avvelenamento. Si va da eritema ed ecchimosi nell'area colpita alla formazione di vesciche. Nei casi più gravi si può raggiungere la necrosi del tessuto. Il tutto è accompagnato da sintomi sistemici come nausea, vomito, crampi addominali, paralisi, problemi alla pressione sanguigna fino a ischemia. I decessi, in ogni caso, sono molto rari.

"Non è il caso di fare allarmismo. Non c'è un pericolo generalizzato, ma solo la necessità di essere informati, sapere con chi abbiamo a che fare. Si tratta di pesci commestibili a eccezione del pesce palla maculato che è molto velenoso. Basta tenersi alla debita distanza e sapere come comportarsi. Sono pesci anche molto belli da vedere.

Semplicemente bisogna saper riconoscerli ed essere coscienti del pericolo", ha dichiarato all'AdnKronos il professor Ernesto Azzurro, ricercatore dell'Istituto per le risorse biologiche e le biotecnologie marine del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Irbim) di Ancona.

Al momento i ricercatori stanno monitorando la situazione.

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