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Lancio di molotov contro Rebibbia, il governo alza l'allerta sulle carceri

Nella notte bombe moltov sono state lanciate nel parcheggio dell'istituto penitenziario femminile. Il sottosegretario Delmastro: "Non ci lasceremo intimidire, solidarietà agli agenti"

Lancio di molotov contro Rebibbia, il governo alza l'allerta sulle carceri

Non solo la maxi-evasione al carcere Beccaria di Milano. Nella notte, un altro allarmante episodio si è consumato nell'istituto penitenziario romano di Rebibbia. Secondo quanto si apprende, "bombe molotov sono state lanciate nel parcheggio per il personale del carcere femminile". Lo ha riferito stamani Gennarino De Fazio, segretario generale della polizia penitenziaria. Gli ordini, fortunatamente, non sono però esplosi. "Mentre a Milano evadevano sette detenuti del circuito ancora impropriamente definito per minorenni, visto che l'età dei reclusi può spingersi fino ai 25 anni, e venivano appiccati incendi, a Roma si attentava alla sicurezza degli operatori con bottiglie molotov lanciate nel parcheggio a loro riservato", ha denunciato il sindacalista.

Bombe molotov a Rebibbia

L'accaduto ha alzato ancor più l'attenzione sulla situazione delle carceri in Italia, suscitando una pronta reazione da parte del governo. "Ringrazio le Forze dell'Ordine per quello che stanno facendo in queste ore che per molti sono di gioia, sono di pranzi, sono di cene, ma per chi indossa una divisa sono di fatica, di lavoro e di impegno. Tutte le carceri vanno messe in sicurezza" aveva osservato Matteo Salvini in riferimento all'evasione al Beccaria di Milano. La notizia dell'atto intimidatorio registrato a Roma è stata invece stata commentata da Andrea Delmastro delle Vedove, deputato di Fratelli d'Italia e Sottosegretario di Stato alla Giustizia.

La reazione del governo

"Triste e grave è quanto accaduto nella notte a Rebibbia, con il rinvenimento di alcune molotov inesplose indirizzate alle auto degli agenti di Polizia Penitenziaria in servizio nel durante il Santo Natale. A loro va tutta la mia solidarietà per quanto accaduto", ha affermato Delmastro, augurandosi che "questo clima di violenza e tensione non sia riconducibile alla pista anarchica". Se così fosse - ha aggiunto il sottosegretario - "violenti e facinorosi sappiano che non ci lasceremo intimidire e che non faremo alcun passo indietro sul 41 bis a Cospito". Il riferimento dell'esponente di governo è alle rivolte anarchiche contro il carcere duro all'anarchico ritenuto l'autore di un attentato nel 2006 a una caserma dei Carabinieri.

"Daremo subito mandato ai nostri uffici per studiare il miglioramento della videosorveglianza dei luoghi interessati dai gravi episodi di ieri affinché sia sempre garantita la sicurezza dei nostri agenti e per fornire al Nic, corpo di eccellenza del Corpo di Polizia Penitenziaria, ogni valido aiuto investigativo. Ci affidiamo alle loro mani esperte per lo sviluppo delle indagini", ha aggiunto Andrea Delmastro. Dalla maggioranza di governo, anche il capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera, Tommaso Foti, ha condiviso le medesime preoccupazioni del collega di partito.

"Preoccupa la situazione nelle nostre carceri, con gli ultimi episodi di violenza che certificano una condizione di totale disagio all'interno degli istituti penitenziari italiani.

Le evasioni dal carcere minorile di Milano e le molotov rinvenute a Rebibbia, a Roma, denotano la necessità di migliorare i sistemi di videosorveglianza e la messa in sicurezza dei luoghi di detenzione, per garantire l'incolumità sia degli agenti, a cui va la nostra solidarietà, dei cittadini, che dei detenuti stessi", ha affermato Foti.

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