
Le polemiche sulla Tesla rischiano di rappresentare solo un ricordo per Elisabetta Piccolotti. La deputata rischia infatti di perdere il seggio alla Camera dove risulta eletta nel plurinominale in Puglia. Secondo quanto riportato dal Fatto Quotidiano, in base a quanto previsto da una relazione depositata alla Giunta delle elezioni di Montecitorio, l’alleanza Verdi-Sinistra avrebbe diritto a un seggio in Puglia, ma collegio adiacente a quello in cui Lady Fratoianni è stata proclamata eletta.
La Giunta delle elezioni di Montecitorio ha concluso a marzo le verifiche sui collegi uninominali ed ha esaminato i 29 ricorsi legati ai plurinominali. Riflettori accesi su tre casi: quello di Marcello Lanotte (Forza Italia) contro l’assegnazione del seggio a Vito De Palma in Puglia, quello di Irene Gori (Fratelli d’Italia) che contesta il seggio di Francesco Michelotti in Toscana e infine quello della Piccolotti. Ci sono altri due casi, riguardanti i meloniani Ylenja Lucaselli e Gianluca Vinci, in cui non c’è il rischio decadenza: si tratterebbe semplicemente di verificare la corretta attribuzione del collegio di elezione.
Il rischio lo correrebbe invece l’esponente di Avs. Il Fatto evidenzia che dalla verifica dei verbali è venuta fuori una differenza di voti che mette in discussione l’assegnazione del seggio al partito del duo Bonelli-Fratoianni nella circoscrizione Puglia 04. La Giunta, la prossima settimana, avvierà un’istruttoria formale per confermare i riscontri.
Se validati, il seggio in Puglia andrebbe ad Aboubakar Soumahoro (in precedenza eletto in Emilia-Romagna), che dal gennaio del 2023 è traslocato al Gruppo misto. E la Piccolotti? Destino segnato: sfratto da Montecitorio.