Meloni: "Spesa militare necessaria, ma nemmeno un euro verrà tolto alle priorità degli italiani"

La presidente del Consiglio conclude il vertice Nato spiegando ai cronisti che le spese decise per i prossimi dieci anni saranno "necessarie per rafforzare la nostra difesa e la nostra sicurezza"

Meloni: "Spesa militare necessaria, ma nemmeno un euro verrà tolto alle priorità degli italiani"
00:00 00:00

"Nemmeno un euro verrà tolto dalle priorità del governo e dei cittadini italiani". Giorgia Meloni è stata categorica, durante il punto stampa che ha concluso la riunione del vertice della Nato tenuto a L'Aja (Olanda) rispetto all'aumento delle spese militari da qui al 2035 fino al 5% del Pil. La presidente del Consiglio ha definito la riunione internazionale "importante per gli impegni che vengono assunti" e che saranno "significativi e sostenibili", spiegando che le spese decise per i prossimi dieci anni saranno "necessarie per rafforzare la nostra difesa e la nostra sicurezza". Insomma, niente tagli ai cittadini italiani: "La flessibilità sarà totale" nonostante l'impegno sull'incremento della spesa.

Del resto, Il governo nazionale ha fatto i suoi calcoli a proposito dei calcoli per la difesa e per il 2026 si è ritenuto che non sarà necessario utilizzare le clausole di salvaguardia e per gli anni futuri si valuterà sulla base della situazione economica. "Una parte importante di queste risorse, se siamo bravi, viene utilizzata per rafforzare le imprese italiane" e ciò crea "una politica economica espansiva che produce risorse, e quindi è un circolo virtuoso se lo sappiamo usare bene - ha dichiarato Meloni -. Il ragionamento non va fatto solo in termini di costi ma anche in termini di ritorno, come sempre va fatto quando ci si muove verso una politica espansiva".

Durante l'incontro con i giornalisti presenti nella città olandese la premier ha ricordato che, in questa epoca storica, si sta andando "verso un mondo in cui un satellite può essere più strategico di un carro armato" e questa è una discussione che "va fatta perché il tema non è solo quanto investiamo ma anche su cosa investiamo", ha aggiunto Meloni. Confermando la compattezza dell'Alleanza atlantica e il conseguente sostegno totale all'Ucraina, il capo dell'esecutivo italiano ricorda di avere portato al vertice alcune questioni molto importanti per l'Italia, "in particolare l'attenzione sul fianco sud dell'Alleanza". C'è infatti una Russia che si proietta sempre di più "nel Mediterraneo, dopo aver perso la sua proiezione navale che era data dalla sua influenza in Siria. E ci sono molte minacce ibride, molti attori ostili che lavorano sul fianco Sud dell'alleanza, che è una delle questioni che chiaramente ci stanno più a cuore".

Certamente bisogna salutare con soddisfazione "l'avvio di un cessate il fuoco nella crisi tra Israele e Iran" con l'obiettivo di "arrivare a delle negoziazioni, a un accordo sul nucleare iraniano tra Iran e Stati Uniti. Ne ho parlato ieri con il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump" al quale ha ricordato di avere la stessa determinazione "per raggiungere altri due importanti cessate il fuoco: uno in Ucraina, dove la Russia sembra non voler fare passi in avanti, tutt'altro; e a Gaza, dove la situazione è insostenibile". Il tema, in ogni caso, resta sempre lo stesso: "Se noi costruissimo una difesa a un altro livello vorrebbe dire o uscire dalla Nato o immaginare che anche la Nato debba avere un esercito della Nato, che non esiste - ha concluso Meloni -.

Oppure stiamo nel sistema Nato, la colonna europea della Nato, e lavoriamo per far cooperare molto meglio a livello europeo la nostra difesa, le nostre aziende, che è il lavoro che stiamo facendo".

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica