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La lezione di Giuliacci agli ambientalisti: "Ecco la verità su meteo e clima..."

Ospite a Dritto e Rovescio, il famoso meteorologo risponde alla visione fin troppo semplicistica degli ambientalisti. "Energie rinnovabili? Sì, ma..."

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Forte della propria esperienza nel settore, il meteorologo Mario Giuliacci risponde alle teorie degli ambientalisti, da tempo sul piede di guerra per sensibilizzare la popolazione sul delicato tema dei cambiamenti climatici e chiedere ai governi maggiori investimenti sulle energie rinnovabili. Ospite di Dritto e Rovescio, trasmissione in onda su Rete 4, il Colonnello afferma di essere l'unica persona competente in studio a poter parlare della situazione e prova a chiarire, una volta per tutte, la situazione in cui ci troviamo.

Innegabile che qualcosa sia in atto, come dimostrato dai continui sbalzi meteorologici a cui stiamo assistendo. "Dovrebbero essere gli addetti ai lavori a parlare di cambiamenti climatici, in quanto le leggi dell'atmosfera seguono le leggi della fisica per il 90% e della chimica per il 10", dichiara Giuliacci. "Io sono laureato in fisica. Scusate la mancanza di umiltà, ma in questo contesto mi sento la persona più idonea a parlare", aggiunge.

Presenti in studio, Riccardo Mercati, eco-attivista di Ultima Generazione, e Benedetta Scuderi, rappresentante di Verdi-Sinistra, puntano il dito sulle emissioni inquinanti prodotte dall'uomo e spingono per la transizione green. Mario Giuliacci, tuttavia, ha una posizione netta. "Che vi sia il riscaldamento climatico del pianeta non può essere una bufala, perché lo dicono i termometri di tutto il mondo. Non possono essere tarati tutti per eccesso. Il surriscaldamento del pianeta, quindi, è un evento certo", chiarisce. Ma a chi deve essere attribuita la responsabilità? Il 70% degli uomini di scienza, fra i quali Giuliacci si include, ritiene l'uomo il principale responsabile. Al momento, però, non vi è una certezza assoluta.

L'incremento dei gas serra, prosegue il meteorologo, fa inevitabilmente aumentare le temperature. Tuttavia il fenomeno dell'effetto serra non va demonizzato in toto, perché permette di restituire del calore al pianeta. Se non ci fosse, avremmo temperature molto più rigide. "Il Sole è stato il grande artefice dei cambiamenti climatici nel passato", aggiunge. "Nel Medioevo c'era un riscaldamento naturale. Nel 1955 c'era il Sole con massima attività, ossia numero di macchie solari durante un ciclo di 11 anni, e portò temperature in rapida salita. E a quel tempo non consumavamo petrolio. Invece, tra gli anni '60 e '70, e usavamo già le auto, cominciò a fare freddo, tanto che si parlava di arrivo di una nuova glaciazione. Dall'80 al 2000 di nuovo temperature in rapida salita", spiega.

Ci troviamo, conclude Giuliacci, in un pieno paradosso. "Il Sole è in forte riduzione, ma la temperatura del pianeta cresce. Quindi l'uomo è responsabile", dichiara. "Ma entriamo in un terreno viscido, perché per rimediare a questa situazione si parla di energie rinnovabili. Nessuna di queste, però, è perfetta. L'energia fotovoltaica parte già col peccato originale perché i pannelli vengono prodotti in Cina con le centrali a carbone. Poi, dopo 10-15 anni di funzionamento li devi buttare via. Non si sa come stoccarli, perché il silicio che compone i pannelli è fortemente tossico".

In conclusione, secondo il meteorologo, siamo in ritardo sulle energie rinnovabili.

Servono invasi idrici, ad esempio, la cui realizzazione è rallentata dalla burocrazia.

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