"L'ho scassata". Le frasi choc dell'ex di Martina alla nuova fidanzata

Emiliano Laurini, pugile di 41 anni, è in carcere con l'accusa di aver organizzato una spedizione punitiva contro la ex. Botte e minacce alla nuova fidanzata: "Le faccio saltare i denti"

"L'ho scassata". Le frasi choc dell'ex di Martina alla nuova fidanzata

"Ieri sera l'ho scassata per bene. Vai tranquillo che ieri sera hai dato abbastanza: unghie, capelli strappati...". È quanto emerge da un'intercettazione di Emiliano Laurini, il pugile di Sandicci finito in carcere con l'accusa di aver organizzato una spedizione punitiva contro la ex fidanzata, Martina Mucci. L'indagato, 41 anni, non si è risparmiato neanche con la nuova compagna: "Mi verrebbe quasi voglia di far saltare i denti anche a lei", dice con tono compiaciuto a se stesso la sera dopo il brutale pestaggio alla donna.

Botte alla nuova compagna

È la trama di un film dell'orrore quella finita agli atti della Procura Prato nel fascicolo d'inchiesta a carico di Laurini e i suoi presunti complici: due picchiatori professionisti e un mediatore. Le indagini condotte dalla Squadra Mobile hanno fatto emergere dettagli tutt'altro che trascurabili sulla condotta violenta del buttafuori. Stando a quanto riporta il Corriere della Sera, non solo Martina Mucci ma anche la nuova compagna avrebbe subito atroci torture dal 41enne. Come "l'interrogatorio" a cui l'ha sottoposta la sera del 16 aprile, il giorno dell'ennesima aggressione selvaggia. Luana (nome di fantasia) è in auto con Laurini. Lui vuole conoscere ogni minimo dettaglio delle relazioni precedenti, pretende paragoni precisi con gli ex fidanzati e se la risposta non lo soddisfa parte un ceffone. Luana è costretta persino giurare sul cane e la nonna: "che muoiano domani se dico bugie".

Le microspie piazzate nella Bmw del 41enne registrano ogni singolo istante del pestaggio. "Dopo aver ricevuto un pesante colpo al viso lei parla male, in seguito si capirà che ha le unghie rotte - annotano gli investigatori - Lei urla in sottofondo. Laurini l’aggredisce di nuovo: 'chiudi questo sportello o ti do una tromba nel muso'. La voce di lei è spaventata, sospira per il dolore". E ancora: "La ragazza ha fiatone e paura; si sente Laurini colpirla con uno schiaffo: 'ti rifaccio la domanda: a 16 anni eri fidanzata o no?'". Un accanimento "insensato e inaccettabile", scriverà il giudice nell’ordinanza che l’ha mandato in carcere.

L'aggressione alla ex

La notte del 21 febbraio scorso, Martina Mucci, 29enne originaria di Bagno a Ripoli ma residente a Prato, sta rincasando. A pochi passi dall'abitazione viene sorpresa da due uomini: la massacrano di botte, fino a sfregiarle il volto e tentare di rasarle i capelli. Il mandante della spedizione punitiva è Emiliano Laurini, l'ex fidanzato. Il buttafuori ha affidato il "lavoro sporco" a due sicari: un ragazzino di 16 anni e un pugile dilettante, Kevin Mingoia. E l'amico Mattia Schininà gli ha procurato il contatto dei due picchiatori reclutandoli tra gli allievi della sua palestra di pugilato e arti marziali.

Mingoia vanta un "curriculum penale" da professionista di un certo livello. La sua carriera criminale comincia a 14 anni: atti sessuali, assieme ad alcuni coetanei, su un ragazzino al campo estivo. Non mancano poi furti di motorini, spaccio e aggressioni. Negli anni si è costruito una certa fama tra amici e conoscenti: è noto per essere quello "che fa saltare i denti". Agli atti del fascicolo d'inchiesta della Procura di Prato c'è tutto questo e molto altro ancora. Come le intercettazioni di Schininà che, nel corso di una telefonata col padre, si difende dall'accusa di essere tra i complici dell'agguato a Martina sostenendo di "non saperne nulla". Ma gli investigatori non non gli credono. Il 16enne, invece, si è costituito subito dopo l'arresto.

Le prove contro il buttafuori

In questi due mesi di indagini le attenzioni degli investigatori si sono concentrate soprattutto su Emiliano Laurini. Ad incastrare il buttafuori sono state alcune intercettazioni risalenti al giorno dell'ultimo pestaggio alla nuova fidanzata.

La notte tra il 20 e il 21 aprile scorso i due sono in macchina. Luana è dolorante per via delle botte incassate e chiede di andare al Pronto Soccorso. Durante il tragitto verso l'ospedale lui la istruisce: "La caduta dalle scale è la stronzata che dice chi ha preso le botte in casa". Lei sta malissimo: "La caduta dalle scale è la stronzata che dice chi ha preso le botte in casa". Il 41enne s'infuria: "E gli vuoi dire a casa mia? (...) Ma c’ho 72mila denunce! E vabbè, mi vuoi far arrestare, vero? (...

) Gli dici: so’ cascata oggi pomeriggio, ora mi veniva da piangere dal dolore (...) Questi lo capiscono che è una violenza domestica". Luana racconta ai medici di essere caduta. Ma stavolta Laurini non ha scuse: lo arrestano dopo poche ore.

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