L'ipocrisia green di Ferragni, scoppola a Crisanti e i lanzichenecchi: quindi, oggi...

Quindi, oggi...: le elezioni in Spagna, l'articolo di Alain Elkann e il processo Covid

L'ipocrisia green di Ferragni, scoppola a Crisanti e i lanzichenecchi: quindi, oggi...

- Allora, è tutto vero: in Spagna non ha vinto il Partito Popolare, non ha perso il Psoe di Pedro Sanchez ed è pure vero che Vox ha disatteso le aspettative. Però che il Pd esulti per una sconfitta in un Paese straniero mi pare un tantino esagerato.

- Però poi ho capito il motivo. In Spagna il rischio è che, pur avendo perso le elezioni, Sanchez riesca comunque ad andare al governo mettendo insieme sinistra, progressisti, catalani, baschi, il gatto, il topo, il ragno e la mosca mora fanno un cancan della malora. E su questo, cioè governare perdendo le elezioni grazie alle armate brancaleone, il Pd è massimo esperto in materia. Per questo sono eccitati.

- Al ministro tedesco che viene in vacanza in Italia e si lamenta per il troppo caldo di Roma, dico: se l’afa ti assilla, meglio togliere i calzini quando si indossano sandali.

- "Salva cinque vite al primo giorno di lavoro: l’esordio da record della bagnina 19enne Noemi". Brava, bravissima. Ma cinque rischi di annegamento in un giorno tutti nella sua spiaggia fanno impressione. Non è che porta sfiga?

- La notizia della richiesta di arresto per Carles Puigdemont e per l'eurodeputato Toni Comin terremota la politica spagnola, rischia di rendere vana la speranza di un accordo Sanchez-indipendentisti e magari porterà di nuovo la Spagna al voto. Però io resto ancora sconcertato dal fatto che, mentre noi europei “esportiamo” la democrazia nel mondo, abbiamo ancora una persona costretta alla latitanza per le sue opinioni politiche. Uno peraltro eletto a furor di popolo. Ps: non è che il governo italiano oltre a Zaki vuole liberare pure Puigdemont?

- Questa lite tra Calenda e il sindaco di Capalbio per la troppa plastica nelle spiagge dei vip è meravigliosa. Prendo i pop corn e mi metto comodo. Quando si scannano tra radical chic godo come un riccio.

- Francesca Totolo scopre la più classica delle ipocrisie green degli influencer dei giorni d’oggi. A cascarci stavolta è Chiara Ferragni, quella che andava a fare aperitivo in elicottero in cima ad una vetta, faceva party in un supermercato giocherellando col cibo e sfrecciava tra i box della Formula 1 a Monza (e no, le Ferrari non vanno a batteria). Tra le sue sponsorizzazioni ha inserito pure quella di un’auto elettrica che rispetta il pianeta e tutto il resto. Poi passano pochi giorni e tac: Chiara si auto-immortala vicino a un tender a motore mentre riposa su un lussuoso catamarano (11mila euro di affitto, per dire) che avrà anche la vela, ma ovviamente si muove pure grazie al carburante fossile. Tra i benefit anche un generatore di corrente che immaginiamo non vada ad aria. Insomma: sponsorizzi l'auto green e poi svacanzi col catamarano. Ha senso?

- Il processo Covid di Bergamo, che io ho avuto modo di seguire e che ha impegnato le risorse economiche e politiche del Paese, si è risolto in un nulla di fatto. Ma era chiaro sin da subito, più o meno, che sarebbe finito a tarallucci e vino. Troppo complicato condannare penalmente per epidemia e omicidio colposi i politici che si sono trovati a combattere il morbo. L’ho detto e lo ribadisco: la “condanna” i vari Conte, Speranza e compagnia cantante l’hanno già subita alle urne. Ed è l’unica che conta.

- La notizia più gustosa contenuta nel decreto di archiviazione, tuttavia, riguarda lo scienziato nonché senatore Pd, Andrea Crisanti. Tutto l’impianto accusatorio della procura bergamasca infatti si basava sostanzialmente sulla perizia del cosiddetto "zanzarologo” secondo cui ci sarebbe stato un nesso di causalità tra la mancata chiusura della zona rossa in Val Seriana e la morte di circa 4mila persone in più rispetto alla media. Scrivono i giudici che lo studio di Crisanti è stato solo “teorico” e soprattutto incapace di “rispondere circa il nesso da causa” tra la zona rossa e i decessi. L’imputazione insomma “si basa su una mera ipotesi teorica sfornita del ben che minimo riscontro”. Che scoppola per la grande perizia del grande scienziato Crisanti.

- Ps: i giudici confermano ciò che su questo strabenedetto Giornale sostenevamo sin dal principio, ovvero sin da quando i colleghi di sinistra accusavano Fontana di non aver chiuso la Val Seriana: il compito di un'eventuale zona rossa spettava a Conte e Speranza. Fine.

- Incidente per l’auto di scorta del presidente Ignazio La Russa. Certo che quando le cose ti vanno male arrivano tutte insieme.

- Di Maio riceve il premio “Yaroslav il Saggio”. E niente: fa ridere già così.

- Io lo trovo meraviglioso. È meraviglioso il pezzo di Alain Elkann, padre di John editore di Rep, uno nato nella famiglia d’oro che si lamenta dei “lanzichenecchi” sulla carrozza prima classe di Italo. Spettacolare. Cioè il radicalchicchismo all’ennesima potenza, messo tutto insieme in 4 o 5mila battute. Dovrebbero renderlo un manifesto. Lui vestito in abito di lino blu, loro in Nike. Loro che parlano di gnocca (se po’ dì?), lui che legge Proust. Loro con l’iPhone e lui che scrive con la penna stilografica (la penna stilografica!). Che schifo, scansateve, povery.

- Ps: i

lanzichenecchi erano mercenari di fanteria, famosi per crudeltà e violenza, letteralmente “servi della terra”, quindi plebaglia. Roba che noi Elkann scansateve. Quei ragazzi del treno saranno mica stati pure lebbrosi?

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