Attualità

L'orsa Jj4 è salva, il Tar sospende il secondo decreto per l'abbattimento

Il Tar del Trento ha sospeso il decreto per l'abbattimento firmato dal presidente della Provincia di Trento Maurizio Fugatti

L'orsa Jj4 è salva, il Tar sospende il secondo decreto per l'abbattimento

Gli animalisti possono tirare un sospiro di sollievo. Il Tar, per la seconda volta, ha sospeso il decreto firmato dal presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, per l'abbattimento dell'orsa Jj4, che il 5 aprile ha ucciso il runner di 26 anni Andrea Papi. Il tribunale amministrativo ha nuovamente accolto il ricorso presentato dalle associazioni Enpa, Leidaa e Oipa. L'orsa attualmente ospitata nel centro faunistico del Casteller, fino alla data della prossima udienza collegiale non può essere abbattuta. Ma la battaglia tra la Provincia e le numerose associazioni animaliste mobilitatesi per il caso Jj4 continua.

La soddisfazione degli animalisti

"Il decreto di Fugatti - osservano le associazioni animaliste - non è solo assurdo nel contenuto e non adeguatamente motivato, ma rappresenta anche una vera e propria sfida al ministero dell'Ambiente, contrario alla soppressione di Jj4, che ha istituito un 'tavolo tecnico' per l'elaborazione di una nuova strategia sulla gestione degli orsi e mostra di aver ben presente il principio di tutela dell'ambiente, della biodiversità, degli ecosistemi e degli animali sancito dal nuovo articolo 9 della Costituzione. Fugatti invece procede per conto proprio, come se gli orsi fossero sua proprietà, come se l'art.9 non esistesse e ignorando completamente la mobilitazione di milioni di italiani contrari all'abbattimento".

La replica di Fugatti

Il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, ha commentato la decisione del Tar con pochissime parole: "Devo ancora leggerla". La seconda ordinanza era stata firmata da Fugatti in seguito al parere fornito dall’Ispra (Istituto superiore per la ricerca e la protezione ambientale). "È un atto dovuto, in seguito al decreto del Tar che ha chiesto alla Provincia di Trento di rinnovare il proprio provvedimento con il parere scritto di Ispra - aveva spiegato il presidente- sostanzialmente nulla cambia: la nostra posizione è che si debba andare verso l'abbattimento dell'esemplare, proprio in base a quanto rileva Ispra sulla sua pericolosità. Anche la questione del trasferimento non si pone proprio per lo stesso motivo dichiarato dall'associazione".

Le parole di Michela Brambilla

Grande soddisfazione espressa anche da parte dell'onorevole Michela Brambilla, presidente della Lega per la difesa degli animali e dell'ambiente, che aveva sin da subito abbracciato la battaglia per evitare la soppressione dell'orsa. "Siamo lieti che Tar abbia dato uno stop all'ossessiva guerra di Fugatti nei confronti degli orsi del Trentino, Jj4 è rinchiusa al Casteller e pertanto non può certamente nuocere a nessuno. Ricordiamo che il decreto di abbattimento che la giustizia amministrativa ha sospeso grazie al nostro ricorso è stato emanato in totale spregio della pronuncia del Ministero dell'Ambiente, che si è detto contrario all'uccisione dell'orsa e sta studiando il percorso per il suo trasferimento in area destinata, oltre che in spregio dei sentimenti di amore e rispetto degli animali che l'Italia sta dimostrando nei confronti di Jj4, dei suoi cuccioli e della sua sorte. Mi auguro davvero che il presidente e la sua giunta ora la smettano di seminare paura e odio nei confronti degli orsi del Trentino: non è questo il modo di gestire la vicenda, la narrazione degli orsi killer arreca un serio danno al turismo, così importante per l'economia di provincia di Trento".

Il mistero dell'orso M62 trovato morto

Mentre Jj4 al momento è salva, un altro orso, M62, è stato traovato morto in una zona tra il lago di Molveno e San Lorenzo Dorsino in Trentino, da un gruppo di escursionisti. L'esemplare di quattro anni era fratello di M57, catturato ad Andalo nel 2020, e di F43, morta lo scorso settembre per una dose errata di anestetico iniettatole durante le fasi di cattura.

Sono in corso le indagini per stabilire le cause del decesso, anche se secondo il Corpo forestale trentino le ferite rinvenute sulla carcassa, sono probabilmente da attribuire all'attacco di un maschio di orso adulto. La verità verrà fuori a giorni, dopo le analisi dell'Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie a cui l'associazione animalista Oipa, con una richiesta di accesso alla Provincia, ha chiesto di assistere.

Come Jj4 anche M62 era stato definito un orso "problematico", dopo aver attaccato un escursionista nella Val di Rabbi.

Commenti