Meloni "e mo’ so cavoli", Di Maio in love e i migranti: quindi, oggi...

Quindi, oggi...: il problema dei migranti, le folli accuse a governo e Guardia costiera e Di Maio sciupafemmine

Meloni "e mo’ so cavoli", Di Maio in love e i migranti: quindi, oggi...

- Un giocatore 17enne picchia a pugni in faccia l’arbitro che lo ha espulso. Il poveraccio rimedia un setto nasale fratturato. Mi auguro escludano a vita il picchiatore da questo sport. Può iscriversi a una palestra di boxe.

- Accusare il governo italiano o la Guardia Costiera italiana per il naufragio al largo della Libia è fuori dalla grazia di Dio. L’Italia ha dichiarato un’area Sar di sua competenza e fa salvataggi come richiesto dalle norme internazionali. Chi in questa storia interpreta il ruolo di Pilato è Malta, ma nessuno dice mai nulla alla povera isoletta indifesa. Come mai non risponde mai al telefono?

- Mentre noi siamo qui a chiederci come mandare avanti le auto con l’elettricità, gli Usa del green Joe Biden danno il via libera a un nuovo piano di estrazione in Alaska. Secondo i calcoli, l’estrazione provocherà emissioni per 278 milioni di tonnellate di anidride carbonica, secondo le stime del governo statunitense, equivalenti alle emissioni annuali di 66 nuove centrali elettriche a carbone. Che mondo meraviglioso.

- Nel 2023 sono sbarcate 20mila persone. Tante, troppe: più ne partono, più ne crepano. Ma sarà un problema non indifferente per il governo Meloni. Se non riesci a porre un freno, tu che volevi imporre il blocco navale, rischi di non farci una bella figura. Insomma: mo’ per Meloni so cavoli. La patata è bollente. E dovrà saperla gestire. Vedremo.

- Ah: la maggior parte di loro non sono siriani o afghani, ma ivoriani, guineani e bengalesi. Così, per dire…

- "Il governo italiano è fortemente contrario al regolamento su Euro 7. Aggiungo la posizione contraria anche al dossier CO2 per veicoli leggeri e pesanti, a meno che non rientrino i biocarburanti e i sintetici e-fuel". Lo ha detto il vice premier e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, intervenendo alla riunione dei ministri like-minded dei Trasporti Ue in corso a Strasburgo. Se riesce a tenere il punto, ha fatto bingo.

- Charles Michel e Von der Leyen non si amano dai tempi del "sofagate". Ma ora è in atto uno scontro fra Consiglio europeo e Commissione su importanti atti di politica commerciale. Scrivono le agenzie che “il Consiglio europeo ha chiesto all'ufficio legale un parere giuridico sulla fondatezza degli accordi raggiunti dalla presidente della Commissione von der Leyen con il presidente americano Biden per gestire gli effetti sull'Europa dell'Inflation Reduction Act”. Michel vuole capire se l’accordo siglato da Ursula “è un accordo vincolante”. I due sono in gara come due galli in un pollaio e il risultato è sotto gli occhi di tutti: imbarazzante. In fondo tra Usa, Cina, Russia e il resto, ormai non contiamo una fava.

- A me ‘sta storia della Wagner che manda i migranti in Italia mi sembra un tantino esagerata. Sembra il riflesso condizionato di chi, non sapendo bene come risolvere il problema degli sbarchi a gogo, se ne esce col ritornello “sono stati i russi”. Però alla riunione con Meloni c’erano i ministri competenti e i capi dei servizi segreti. Quindi magari è tutto vero e mi sbaglio io…

- Ho visto questo video meraviglioso di Lele Adani di qualche mese fa, diciamo ai tempi dell’acquisto di De Katelaere da parte del Milan, in cui spiega per filo e per segno come questo ragazzo sia il nuovo dio del calcio. Al tempo al massimo avrà giocato due partite nel cortile di Milanello, ma per gli espertoni delle gazzette sportive era già un campione fatto e finito. Risultato: uno dei peggiori bidoni degli ultimi anni. Complimenti.

- Questa storia del prefetto di Milano che chiede a Beppe Sala di interrompere la trascrizione all’anagrafe dei figli delle coppie Lgbt è complicata da spiegare. E sapete perché? Banalmente perché questi pargoli, che non hanno colpa alcuna, sono il prodotto (mi duole chiamarlo così, ma è la verità) di un processo astruso, assurdo, in Italia al momento illegale: si chiama utero in affitto, gestazione per altri, fecondazione assistita col seme di un donatore. In pratica pur di fare ciò che normalmente natura non permette, le coppie gay affittano un utero e usano il seme di uno dei due papà; le coppie lesbiche invece prendono a prestito lo spermatozoo di un donatore e lo impiantano nell’ovulo di una delle due madri. Il punto è che l’altra metà della coppia in questa “nascita” non ci mette niente, se non l’affetto, dunque secondo le leggi italiane (ma pure secondo Madre Natura) non puoi essere genitore “in automatico” perché non vi è alcun legame biologico. Per diventarlo occorre un procedimento speciale, chiamato “adozione in casi particolari”, che richiede l’intervento di un giudice. Siete d’accordo? Poco importa. Questo ad oggi dice la norma. E i sindaci non possono fare come gli pare. Neppure se si chiamano Beppe Sala.

- Forse il calcio ha capito la lezione, o almeno inizia ad intendere. La prossima Supercoppa sarà a quattro squadre, una Final Four, dove parteciperanno le prime due classificate del campionato e le due finaliste della Coppa Italia. Se applicassero lo schema basket anche al campionato, forse lo renderebbero più interessante. Il Napoli non sarebbe già campione e il torneo resterebbe combattuto fino all’ultima giornata.

- A Pechino non si sa bene per quale motivo sono “piovuti vermi”. Quale che sia la causa, un tornado o l’imminente fine del mondo, la cosa fa veramente schifo.

- Non è stato un grande leader di partito. Come ministro degli Esteri ha lasciato a desiderare.

Non ha il tocco dello stratega parlamentare, vista la fine che ha fatto. Non avrà sconfitto la povertà come sognava. Però in quanto a gusti sulle donne Luigi Di Maio non è inferiore a nessuno. Chapeau per la nuova fidanzata.

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