Dal 1° dicembre entra ufficialmente in vigore una delle modifiche più significative degli ultimi anni per quanto riguarda il rilascio dei passaporti. La Polizia di Stato ha infatti annunciato l’adozione di un nuovo sistema di pagamento, che manda definitivamente in pensione il tradizionale bollettino postale, utilizzato per decenni come modalità unica per il versamento del contributo richiesto per il documento. A questa novità si aggiunge anche un lieve aggiornamento dell’importo: la somma da versare passa da 42,50 a 42,70 euro, adeguamento reso necessario per uniformare i servizi alle nuove piattaforme di pagamento digitale.
Un cambio di passo verso la digitalizzazione
La modifica rientra nell’ambito di un processo più ampio di digitalizzazione dei servizi pubblici, in linea con le direttive nazionali che negli ultimi anni hanno puntato a standardizzare e semplificare le procedure amministrative. Il passaggio a sistemi di pagamento più moderni, tracciabili e integrati con la piattaforma PagoPA rappresenta un ulteriore passo avanti verso un modello più efficiente e trasparente.
Secondo quanto comunicato dagli uffici competenti, l’obiettivo è duplice: facilitare i cittadini nell’effettuare il pagamento, riducendo i tempi e gli spostamenti necessari, e al tempo stesso rendere il sistema di riscossione più sicuro, immediato e compatibile con le tecnologie già ampliamente utilizzate nella pubblica amministrazione.
Dove e come si potrà pagare
A partire dal 1° dicembre, chi richiede il passaporto ordinario dovrà quindi utilizzare esclusivamente i nuovi canali messi a disposizione. Le opzioni sono molteplici, studiate per coprire le diverse esigenze dei cittadini:
- Uffici postali, dove si potrà effettuare il versamento allo sportello;
- Piattaforme digitali di Poste Italiane, tramite cui sarà possibile pagare da computer o smartphone;
- Banche aderenti al circuito PagoPA, sia fisicamente allo sportello sia attraverso le rispettive piattaforme di home banking;
- Prestatori di Servizi di Pagamento (PSP) convenzionati, come tabaccai, ricevitorie e punti vendita abilitati;
- Portali online di tutti gli operatori autorizzati, che consentiranno di completare la procedura senza necessità di recarsi fisicamente da nessuna parte.
In pratica, il cittadino avrà a disposizione un ventaglio di soluzioni molto più ampio rispetto al passato, potendo scegliere tra canali fisici e digitali in base alle proprie abitudini.
Cosa serve per completare l’operazione
Le istruzioni fornite dalla Polizia di Stato sono chiare: al momento del pagamento, indipendentemente dal canale scelto, sarà necessario indicare nome e codice fiscale della persona che richiede il passaporto. Questo vale non solo per gli adulti ma anche per i minori, che hanno bisogno di un proprio documento individuale.
Il dato identificativo è indispensabile per collegare correttamente il pagamento alla pratica amministrativa, evitando ritardi o la necessità di ulteriori verifiche da parte degli uffici.
Validità dei pagamenti effettuati prima della modifica
Un chiarimento importante riguarda i versamenti già eseguiti tramite bollettino postale. Tutti i pagamenti effettuati entro il 30 novembre 2025 saranno comunque giudicati validi e accettati regolarmente. Non sarà quindi necessario ripetere l’operazione né provvedere a integrazioni o aggiornamenti: chi ha già pagato con il vecchio sistema potrà presentarsi agli sportelli per la richiesta del passaporto senza alcun problema.
Perché questo cambiamento è importante
Le nuove disposizioni puntano a rendere l’intero sistema più moderno e coerente con l’evoluzione dei pagamenti digitali, ormai largamente diffusi in numerosi servizi pubblici e privati. La transizione al circuito PagoPA permette infatti:
- una maggiore trasparenza nelle transazioni;
- una completa tracciabilità dei versamenti;
- una riduzione degli errori e delle anomalie legate all’uso dei vecchi bollettini;
- un risparmio di tempo per i cittadini e per gli uffici che gestiscono le pratiche.
Con questa riforma, il rilascio del passaporto diventa un processo più snello e facilmente integrabile con le procedure online di prenotazione già esistenti, come il sistema “Agenda Passaporto”.
Un passo in avanti per i servizi al cittadino
La novità va letta nel quadro più generale delle trasformazioni digitali che coinvolgono sempre più aspetti della vita amministrativa: dalla sanità ai tributi, fino ai documenti personali. L’obiettivo finale è quello di semplificare il rapporto tra cittadini e pubblica amministrazione, rendendo la burocrazia più rapida, accessibile e meno dipendente dagli sportelli fisici.
Il
passaporto, simbolo per eccellenza della mobilità internazionale, diventa così anche un esempio di modernizzazione dei servizi italiani, con pagamenti sempre più rapidi, flessibili e al passo con i tempi.