"Pensavo mi avessero rubato l'auto...". La disavventura di Giovanardi

L'ex senatore non ha più trovato l'auto dov'era convinto di averla lasciata e si è rivolto ai carabinieri. Ma la vettura era a 50 metri dalla caserma

"Pensavo mi avessero rubato l'auto...". La disavventura di Giovanardi
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Disavventura curiosa, ma comune, per Carlo Giovanardi a Bologna. L'ex senatore alcuni giorni fa ha denunciato ai carabinieri il furto della propria auto, un'Audi, nel centro storico di Castelvetro di Modena, un piccolo centro abitato particolarmente tranquillo. Finite le commissioni e un pranzo in ristorante, il senatore è tornato dov'era convinto di averla lasciata, ma della sua vettura non c'era traccia. Sostiene di averla cercata in "tutte le vie del centro" ma senza risultato: "Della mia Audi grigia non c'era traccia". Un'amara scoperta per l'ex senatore dopo un pranzo con vecchi amici: "Credevo fosse una zona tranquilla, e invece due ore dopo, quando sono tornato indietro, non ho più ritrovato l'auto".

In un'intervista col Corriere della sera ha ricostruito l'accaduto per filo e per segno, sottolineando che dopo il pranzo è "macchina, scendo le scale verso il punto dove credevo di aver parcheggiato, non ho visto l’auto. Ho girato un po’ intorno, senza vederla, e il centro di Castelvetro non è certo enorme". A quel punto, appurato che l'auto non c'era, è stato costretto a rivolgersi alla caserma locale dei Carabinieri, ai quali ha spiegato "di non riuscire a trovare l’auto. Hanno attivato una pattuglia da Vignola, che è arrivata, ha girato e poi ha contattato la polizia municipale, per altri riscontri, spiegando che avrebbero verificato gli accessi e così via". Trascorrono alcune ore e dell'auto non c'è traccia.

"Mi dicono che la macchina non c’è e ho pensato di dover fare la denuncia di furto, con tutte le indicazioni e i dettagli. Tutto qui", prosegue l'ex senatore, facendo quello che chiunque al suo posto avrebbe fatto. "Circa trenta ore dopo, il giorno successivo. Mi hanno chiamato e mi hanno detto di aver ritrovato la macchina. Ho chiesto dove, e mi è stato spiegato che era a 50 metri dalla caserma, in bella vista. Per me era finita lì", aggiunge Giovanardi. Auto ritrovata, nessun furto, storia finita.

"Io faccio mea culpa perché in effetti evidentemente mi sono distratto, ma colpisce anche che il Comune, i vigili, i carabinieri ci mettano trenta ore per scoprire che la macchina era parcheggiata a 50 metri", ha voluto sottolineare l'ex senatore, che ha trovato in questa vicenda anche un aspetto positivo: "Si è chiarito che non ho l’autista e l’auto blu. Nell’immaginario collettivo i parlamentari hanno sempre l’autista, così sarà chiaro che io mi muovo da solo".

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