Pesto ritirato dal mercato per rischio chimico: cosa è successo

Tre lotti del prodotto “Delizie dal Sole” contaminati da aflatossine oltre i limiti di legge. L’invito ai consumatori: “Non consumatelo e riportatelo al punto vendita”

Pesto ritirato dal mercato per rischio chimico: cosa è successo
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Dopo le mozzarelle, il Ministero della Salute ha emesso un nuovo richiamo alimentare per rischio chimico: a finire sotto la lente sono tre lotti di pesto a marchio “Delizie dal Sole”, distribuiti da Eurospin Italia S.p.A. Il provvedimento è stato pubblicato il 21 agosto sul portale ufficiale del ministero, nella sezione dedicata agli avvisi di sicurezza alimentare.

Il motivo del richiamo

La ragione indicata nell'avviso è la presenza di aflatossine oltre i limiti di legge, sostanze altamente tossiche e potenzialmente cancerogene prodotte da alcune muffe. Il pesto interessato è venduto in confezioni da 190 grammi, con termine minimo di conservazione fissato al 30 giugno 2026.

I lotti coinvolti

I lotti richiamati, tutti prodotti dalla Marullo S.p.A. nello stabilimento di Belpasso (Catania), sono i seguenti:

  • D2501784
  • D2501816
  • D2501824

A scopo precauzionale, il ministero raccomanda di non consumare il prodotto appartenente a questi lotti e di restituirlo al punto vendita, anche senza scontrino.

Cosa sono le aflatossine e perché sono pericolose

Le aflatossine sono micotossine prodotte da funghi del genere Aspergillus, che proliferano soprattutto in ambienti caldi e umidi. Possono contaminare una vasta gamma di alimenti, tra cui frutta secca, arachidi, riso, cereali, spezie, fichi secchi e oli vegetali. Tra le più pericolose c’è l’aflatossina B1, riconosciuta per la sua alta genotossicità e cancerogenicità. La contaminazione può avvenire sia prima che dopo la raccolta, rendendo particolarmente complessa la prevenzione lungo la filiera alimentare.

Questo nuovo richiamo si inserisce in un periodo in cui la sicurezza alimentare è tornata al centro dell’attenzione, con diversi casi segnalati nei mesi estivi.

Il consiglio degli esperti resta lo stesso: verificare i numeri di lotto prima del consumo, controllare regolarmente gli avvisi del Ministero della Salute e non sottovalutare mai i richiami precauzionali, soprattutto quando si tratta di contaminazioni chimiche.

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