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"Questo stop deciso per la sicurezza di tutti. In Europa mai problemi negli ultimi dieci anni"

Intervista a Maurizio Paggetti, responsabile operativo dell'Enav, la società che gestisce il traffico aereo civile in Italia

"Questo stop deciso per la sicurezza di tutti. In Europa mai problemi negli ultimi dieci anni"

Ieri improvvisamente tutto il mondo ha scoperto il Notam, un acronimo che indica un sistema informativo molto tecnico che comunica ai piloti le informazioni temporanee riguardanti il loro volo.

«Significa Notice to air men», «notizie per gli uomini dell`aria» spiega Maurizio Paggetti, responsabile operativo dell`Enav, la società (quotata in Borsa) che gestisce il traffico aereo civile in Italia e che è titolare per il nostro Paese delle informazioni riguardanti il Notam.

«Si tratta di tutte le notizie di variazioni temporanee relative alla singola tratta: lo stato dei radiosistemi, dei radar, l`utilizzo delle piste, eventuali restrizioni degli spazi aerei. Tutto ciò che può influire sul volo. Se per esempio sono in corso dei lavori su una pista nell`aeroporto di destinazione, il pilota diretto in quello scalo deve saperlo per tempo. Si tratta in sostanza di tutte le variazioni rispetto agli standard codificati, lo stato dell`arte di quel preciso momento».

Chi elabora questi flussi di notizie?
«In ogni nazione c`è un fornitore di servizi, in Italia è l`Enav. Le informazioni possono aver origine dallo stesso ente, quando si tratta per esempio di radar o di frequenze, oppure dalle società di gestione aeroportuale, che forniscono i dati infrastrutturali; l`Enav poi scarica tutto sul circuito mondiale Aftn, Aeronautical fixed telecommunication network, la rete dalla quale vengono indirizzati i dati ai singoli voli, in un formato digitale in codice adottato da tutte le compagnie».

Quanto tempo prima del decollo avviene la comunicazione?
«Tre ore prima».

Le informazioni arrivano soltanto ai piloti?
«Arrivano a tutti coloro che hanno titolo per pianificare il volo, cioè anche agli uffici che preparano il piano di volo».

Ci sono poi aggiornamenti che vengono comunicati durante la navigazione?
«Gli aggiornamenti vengono comunicati a voce».

Le risulta che in passato ci siano stati altri blackout come quello che si è verificato ieri negli Stati Uniti?
«Non ne abbiamo notizia. Sicuramente in Europa negli ultimi dieci anni non si è registrato nulla di simile».

Un blocco come quello di ieri può verificarsi improvvisamente in qualunque momento?
«Ogni sistema complesso è dotato di un alto grado di resilienza. L`importante è che a ogni anomalia corrispondano adeguate procedure di sicurezza. Ieri negli Stati Uniti le autorità hanno avuto un approccio conservativo, bloccando tutto in attesa di avere le opportune garanzie. L`obbiettivo, ripeto, è sempre la sicurezza».

Le procedure del Notam riguardano qualsiasi tipo di volo?
«Sì: anche il pilota della domenica che vuole spostarsi da Bresso a Cuneo deve sapere se sulla sua rotta ci sono variazioni rispetto agli standard».

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