Quindi, oggi...

Rosa Chemical figura da capra, Pd nel caos e Berlusconi: quindi, oggi...

Quindi, oggi...: l'assoluzione di Berlusconi

Rosa Chemical figura da capra, Pd nel caos e Berlusconi: quindi, oggi...

- Silvio Berlusconi assolto nel processo Ruby Ter dopo essere stato già assolto pure nel filone principale. Basterebbe una frase così per chiedere una riforma della giustizia. Ma fatta bene.

- Che brutta settimana per il centrosinistra: dalle elezioni all’assoluzione di Berlusconi, fanno quasi tenerezza.

- Dopo decenni di giornali e politici di sinistra a speculare sulle disgrazie giudiziarie del Cav, la candidata segretario del Pd che fa? Dice che lei non commenta “le sentenze” (per carità) ma fa un’analisi politica (pensa tu): “Avevo 9 anni quando Berlusconi è andato al governo, è la perfetta rappresentazione di una classe politica che non accetta che è finito il suo tempo, attaccato al potere da non pensare che ci sia un futuro, incapace di individuare una successione. È incredibile che stiamo qui a parlarne”. Bene. Brava. Bis. Ma che diavolo c’entra?

- Carlo Nordio fa chiarezza sul caso Cospito. Dice che Delmastro non ha violato nessun segreto e che Donzelli non ha rivelato alcunché di riservato (ma tanto ormai a chi importa più?). E poi aggiunge che Alfredo Cospito rischia la vita non per un motivo di salute “cronico invalidante”, non è cioè malato, ma perché “si sta volontariamente procurando uno stato di salute precario”. Il digiuno di Cospito non può portare all’eliminazione del 41bis perché se la deroga al carcere duro “fosse determinata dalle condizioni di salute”, allora tanti altri potrebbero seguire il suo esempio. Per esempio, i boss mafiosi. "Vi è una insanabile contraddizione logica tra la richiesta, pressoché unanime di mantenere questa disciplina severa e quella, per ora limitata al caso Cospito, di modularla in funzione della libera scelta dell'interessato, al quale spetterebbe in ultima analisi, la decisione sulla sua stessa applicazione”. Applausi.

- I vertici della Rai vengono smentiti, o almeno è come la legge il sottoscritto, sulla storiella di Zelensky che ha preferito inviare una letterina a Sanremo invece di presenziare di persona. Da cosa lo deduciamo? Dal fatto che domani il presidente ucraino apparirà al festival del Cinema di Berlino e lo farà in video, anzi: in diretta. Cioè ci va proprio "di persona" e nessuno controllerà il testo del suo intervento (capito, Coletta?). Ci volete davvero far credere che a Berlino va "live" e a Sanremo invece no? Suvvia…

- Il Pd è nel caos più totale. Enrico Letta sul NYT dice che la Meloni è "meglio di quanto ci aspettassimo”, che “è forte” e vive “quella luna di miele piena, senza alternativa all'interno della maggioranza e dell'opposizione divisa”. E allora Orlando lo sbertuccia (“come fa a dirlo?”), fonti del Nazareno rispondono piccate (“leggi bene”) e l’ufficio stampa di Orlando ribatte infuriato. Insomma: non solo non raccolgono voti, non solo non vincono manco per sbaglio, non solo brancolano nel buio delle primarie, ma si scannano pure a vicenda. Che brutta storia.

- Dopo Sanremo, Repubblica che fa? Chiede alla Consigliera di amministrazione della Rai, eletta in quota Pd, se è corretto che il governo proceda a un cambio dei vertici. Cosa volete che risponda? Ovviamente no: spera che al comando destino i capi che fanno felici la sinistra. Mi pare logico: se la lottizzazione la fa il Pd, nessuno fiata; appena procede Fdi invece tutti a urlare alle epurazioni e all'occupazione della Rai da parte della politica. Patetico.

- È chiaro che Luigi Manconi non ha letto il suo stesso giornale, cioè Repubblica, di ieri. Oggi infatti arriva a sostenere che Sanremo rappresenta a pieno il Paese il quale sarebbe schizofrenico perché da una parte apprezza la baracconata di Amadeus ma poi al voto si affida a Meloni. La sintesi di Manconi è che "la destra ha la maggioranza ma non esprime adeguatamente lo spirito pubblico del Paese". Sbagliato. Non vi siete magari posti il problema che invece sia Sanremo a non esprimere il comune sentire della stragrande maggioranza degli elettori?

- Chiara Ferragni: "Con i capelli a caschetto mi sento me stessa". E chi altro dovresti sentirti?

- 35mila morti, in Turchia, per il terremoto. 35mila, capite? Una catastrofe, di cui parliamo troppo poco.

- C’è questo video in cui Zoro, quello di Propaganda Live, chiede a Rosa Chemical chi è Sergio Mattarella. E lui prima lo spaccia per presidente del Consiglio, poi per presidente del Senato e solo dietro suggerimento ci piglia. Ora, le opzioni sono due: o era una scenetta, e non faceva ridere; oppure il limonatore di mariti altrui non ha idea di chi sia il Capo dello Stato e allora ha fatto una "figura da capra". Opto per la seconda opzione, a giudicare dal video. Certo, non è il primo e non sarà l’ultimo a ignorare che ruolo abbia Mattarella. Però voglio dire che Sergio era ospite d’onore alla prima serata del Festival di Sanremo e ne hanno parlato mari e monti. Informarsi sarebbe stato il minimo prima di rilasciare un'intervista.

Che figura barbina.

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