
Le telecamere delle Ztl verranno usate per «pizzicare» le targhe dei taxi e Ncc abusivi, in arrivo spesso da altre regioni o dall'estero. I sindacati e le associazioni dei radiotaxi hanno insistito a lungo e hanno strappato il via libera. É una delle novità inserite nel Protocollo d'intesa firmato ieri tra Comune, prefettura, associazioni di categoria taxi e (questa volta) anche Ncc per il contrasto e la repressione dell'abusivismo nel comparto del trasporto pubblico non di linea. Il vecchio accordo del 2021 è in scadenza e visto che negli ultimi mesi la conflittualità in alcuni casi è esplosa, tra sigle e istituzioni è stata condivisa una stretta. Confermata la squadra di 300 agenti e ufficiali specializzati nel servizio antiabusivismo, faranno controlli mirati soprattutto da giovedì a sabato, nelle ore serali e notturne e nei giorni di maggior afflusso turistico in concomitanza con i grandi eventi. Accertamenti «mirati e qualificati» sulle piattaforme (Uber e non solo) per contrastare la caccia ai clienti su strada e controlli mirati in stazioni, aeroporti e verso destinazioni turistiche e commerciali (vedi gli outlet). Ci sarà un canale diretto tra sigle e polizia locale per fornire informazioni dettagliate su situazioni di insicurezza riscontrate dagli operatori e casi di abusivismo. Il Comune fornirà ogni 4 mesi i dati su sequestri e fermi dei mezzi. Una casella mail sarà dedicata anche ai cittadini per segnalare disservizi e comportamenti scorretti da parte di tassisti e Ncc. Le sigle (tra cui Satam, Tam, Unione Artigiani) ribadiscono che «il precedente protocollo non aveva prodotto risultati significativi, anche a causa di un'insufficiente applicazione delle misure previste.
Per questo è fondamentale che il nuovo accordo contenga un impegno esplicito del Comune a intensificare i controlli sia sulle piattaforme che sui servizi Ncc da fuori provincia che operano in modo continuativo sul territorio. Vigileremo affinché gli impegni presi siano rispettati».